Idv: Corazza, tolta discriminazione da mutui prima casa
(ACON) Trieste, 08 set - COM/AB - "Tanto tuonò che piovve". E'
il primo commento di Alessandro Corazza, capogruppo di Italia dei
Valori in Consiglio regionale, in riferimento all'esito della
riunione della IV Commissione che ha approvato la delibera di
Giunta riguardante il regolamento per il fondo regionale di
garanzia per chi stipula un mutuo per la prima casa.
Finalmente la Lega Nord, attraverso le parole del suo capogruppo,
ha ammesso l'esigenza di togliere il requisito di un anno di
residenza per chi chiede accesso al fondo di garanzia, così come
per il contributo per la prima casa (che però non era in
discussione).
"Dopo tante battaglie fatte per eliminare quella che era una
discriminazione nei confronti di chi chiedeva accesso al sistema
sociale regionale senza però avere alle spalle molti anni di
residenza in Friuli Venezia Giulia, e spinti anche dalla sentenza
del TAR di Latisana che ha deciso in questo senso sul caso del
bonus bebè, finalmente si è aperta la strada per ripristinare i
diritti sociali delle persone.
"L'ordinamento regionale dovrà pertanto essere rivisto in
occasione della legge di manutenzione, in Aula a fine mese,
abolendo tutte quelle discriminazioni basate sul requisito di una
lunga residenza in regione che la Lega Nord aveva voluto
inserire, a partire dalla legge regionale n.18/2009.
"Il requisito di un anno in regione - continua Corazza - oltre a
essere una forte discriminazione, pone forti limiti all'accesso
al contributo anche a persone che, di fatto, risiedono anche
diversi anni nel nostro territorio pur avendo mantenuto la
residenza d'origine, come ad esempio gli studenti universitari
che hanno preso in affitto un appartamento per studiare nella
città sede universitaria, ma residenti fuori regione. Far
rientrare anche loro nel contributo esonerandoli dal requisito di
un anno di residenza sarebbe anche un modo per evitare la fuga
dei cervelli e dei talenti e legarli invece al nostro territorio,
così come peraltro dichiarato qualche giorno fa dal presidente
della Regione Renzo Tondo".
Durante la discussione, Corazza ha anche sollevato alcune
problematiche del regolamento sul fondo di garanzia per la prima
casa. "Con questo regolamento, ancora una volta - spiega Corazza
- la regione tutela le banche che concedono il mutuo accollandosi
il loro rischio d'impresa, ma non cambia nulla per quanto
riguarda la concessione degli stessi, che rimangono vincolati al
contratto di lavoro del richiedente. Restano ancora fuori,
quindi, molte categorie deboli come giovani, precari e
disoccupati. Un giovane su quattro è senza lavoro e quindi tutta
questa categoria di persone rimarrà fuori dall'intervento. Tra le
scelte politiche della Regione ci dovrebbe essere al primo posto
la tutela di queste categorie, che sono le prime a subire la
crisi. Non è da escludere quindi lo studio di un tipo di
intervento che possa aiutarli nell'acquisto della casa, o
l'ampliamento dei contributo all'acquisto per chi possiede
determinati requisiti".
Inoltre, il consigliere Corazza ha replicato all'assessore De
Anna sull'opportunità di limitare i requisiti a un solo
componente di una coppia, in modo da permettere alla stessa di
poter far fronte in parti uguali all'acquisto evitando che la
totalità della spesa debba far carico a un solo partner, che
magari non ha le risorse necessarie per l'operazione. Preso
comunque atto che, al di là di alcune problematiche che restano,
questo è comunque un atto migliorativo rispetto alla situazione
attuale e avendo l'assessore De Anna recepito le istanze, il
regolamento è quindi passato anche con il voto favorevole
dell'Idv.