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Idv: Corazza, tolta discriminazione da mutui prima casa

08.09.2010
16:07
(ACON) Trieste, 08 set - COM/AB - "Tanto tuonò che piovve". E' il primo commento di Alessandro Corazza, capogruppo di Italia dei Valori in Consiglio regionale, in riferimento all'esito della riunione della IV Commissione che ha approvato la delibera di Giunta riguardante il regolamento per il fondo regionale di garanzia per chi stipula un mutuo per la prima casa. Finalmente la Lega Nord, attraverso le parole del suo capogruppo, ha ammesso l'esigenza di togliere il requisito di un anno di residenza per chi chiede accesso al fondo di garanzia, così come per il contributo per la prima casa (che però non era in discussione).

"Dopo tante battaglie fatte per eliminare quella che era una discriminazione nei confronti di chi chiedeva accesso al sistema sociale regionale senza però avere alle spalle molti anni di residenza in Friuli Venezia Giulia, e spinti anche dalla sentenza del TAR di Latisana che ha deciso in questo senso sul caso del bonus bebè, finalmente si è aperta la strada per ripristinare i diritti sociali delle persone.

"L'ordinamento regionale dovrà pertanto essere rivisto in occasione della legge di manutenzione, in Aula a fine mese, abolendo tutte quelle discriminazioni basate sul requisito di una lunga residenza in regione che la Lega Nord aveva voluto inserire, a partire dalla legge regionale n.18/2009.

"Il requisito di un anno in regione - continua Corazza - oltre a essere una forte discriminazione, pone forti limiti all'accesso al contributo anche a persone che, di fatto, risiedono anche diversi anni nel nostro territorio pur avendo mantenuto la residenza d'origine, come ad esempio gli studenti universitari che hanno preso in affitto un appartamento per studiare nella città sede universitaria, ma residenti fuori regione. Far rientrare anche loro nel contributo esonerandoli dal requisito di un anno di residenza sarebbe anche un modo per evitare la fuga dei cervelli e dei talenti e legarli invece al nostro territorio, così come peraltro dichiarato qualche giorno fa dal presidente della Regione Renzo Tondo". Durante la discussione, Corazza ha anche sollevato alcune problematiche del regolamento sul fondo di garanzia per la prima casa. "Con questo regolamento, ancora una volta - spiega Corazza - la regione tutela le banche che concedono il mutuo accollandosi il loro rischio d'impresa, ma non cambia nulla per quanto riguarda la concessione degli stessi, che rimangono vincolati al contratto di lavoro del richiedente. Restano ancora fuori, quindi, molte categorie deboli come giovani, precari e disoccupati. Un giovane su quattro è senza lavoro e quindi tutta questa categoria di persone rimarrà fuori dall'intervento. Tra le scelte politiche della Regione ci dovrebbe essere al primo posto la tutela di queste categorie, che sono le prime a subire la crisi. Non è da escludere quindi lo studio di un tipo di intervento che possa aiutarli nell'acquisto della casa, o l'ampliamento dei contributo all'acquisto per chi possiede determinati requisiti". Inoltre, il consigliere Corazza ha replicato all'assessore De Anna sull'opportunità di limitare i requisiti a un solo componente di una coppia, in modo da permettere alla stessa di poter far fronte in parti uguali all'acquisto evitando che la totalità della spesa debba far carico a un solo partner, che magari non ha le risorse necessarie per l'operazione. Preso comunque atto che, al di là di alcune problematiche che restano, questo è comunque un atto migliorativo rispetto alla situazione attuale e avendo l'assessore De Anna recepito le istanze, il regolamento è quindi passato anche con il voto favorevole dell'Idv.