PD: Gabrovec, le proposte per la scuola slovena in FVG (2)
(ACON) Trieste, 10 set - COM/AB - Considerato quanto sopra e
solamente per quel che riguarda l'attuazione della cosiddetta
riforma Gelmini - ha aggiunto il consigliere PD Igor Gabrovec che
è espressione della Slovenska skupnost - Unione slovena - si
ritiene che per salvaguardare un livello minimo di tutela della
scuola slovena vadano considerati i seguenti cinque punti:
1) Le misure di riduzione e contenimento del personale nonché di
punti di erogazione del servizio scolastico previste dall'art. 64
del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella legge
6 agosto 2008, n. 133, non devono applicarsi alla scuola con
lingua di insegnamento slovena nel Friuli Venezia Giulia.
2) L'organico del personale docente delle scuole con lingua di
insegnamento slovena deve essere separato e distinto
dall'organico delle scuole con lingua di insegnamento italiana
del FVG. Esso, inoltre, non deve concorrere alla determinazione
annuale del tetto massimo regionale dell'organico di diritto e di
fatto, ma deve rispondere unicamente alla domanda di istruzione
nella lingua slovena.
3) Nella scuola primaria con lingua di insegnamento slovena i
criteri per la formazione delle classi e delle pluriclassi devono
rimanere quelli in vigore prima dell'approvazione della legge 6
agosto 2008, n. 133. Alle famiglie che lo desiderano deve essere
assicurato il tempo pieno. Nella scuola secondaria di 2° grado,
l'amministrazione deve assicurare, indipendentemente dal numero
degli iscritti, la costituzione di classi autonome per tutti gli
indirizzi esistenti. Alla scuola secondaria di 2° grado con
lingua di insegnamento slovena viene assegnato un numero di
cattedre uguale a quello in vigore alla data del 1 settembre
2008, anche se esse non comprendono 18 ore settimanali di
insegnamento. Il ministero assegna le risorse per la piena
realizzazione di quanto contenuto nel presente articolo.
4) L'organico del personale non docente (A.T.A.) nelle scuole con
lingua di insegnamento slovena venga stabilito in base alle
tabelle in vigore prima dell'approvazione della legge 6 agosto
2008, n. 133 e dei relativi regolamenti.
5) La rete scolastica delle scuole con lingua di insegnamento
slovena non deve essere soggetta a modifiche e riduzioni. Senza
il consenso della minoranza non deve essere consentito nemmeno un
ulteriore dimensionamento delle sedi di direzione. A tal fine il
ministero assicura alle scuole con lingua di insegnamento
slovena, mediante apposito concorso, un adeguato numero di
dirigenti scolastici.
Per concludere una provocazione. Alle Regioni autonome Valle
d'Aosta e Trentino Alto Adige è riconosciuta, grazie della
presenza di minoranze linguistiche, piena autonomia nel campo
dell'organizzazione dell'istruzione pubblica. E le cose
funzionano meglio. Perchè allora non pensare a modello un simile
anche per il FVG in virtù delle specificità linguistiche e
culturali che ci caratterizzano?
(fine)