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PD: Gabrovec, le proposte per la scuola slovena in FVG (2)

10.09.2010
12:47
(ACON) Trieste, 10 set - COM/AB - Considerato quanto sopra e solamente per quel che riguarda l'attuazione della cosiddetta riforma Gelmini - ha aggiunto il consigliere PD Igor Gabrovec che è espressione della Slovenska skupnost - Unione slovena - si ritiene che per salvaguardare un livello minimo di tutela della scuola slovena vadano considerati i seguenti cinque punti:

1) Le misure di riduzione e contenimento del personale nonché di punti di erogazione del servizio scolastico previste dall'art. 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella legge 6 agosto 2008, n. 133, non devono applicarsi alla scuola con lingua di insegnamento slovena nel Friuli Venezia Giulia. 2) L'organico del personale docente delle scuole con lingua di insegnamento slovena deve essere separato e distinto dall'organico delle scuole con lingua di insegnamento italiana del FVG. Esso, inoltre, non deve concorrere alla determinazione annuale del tetto massimo regionale dell'organico di diritto e di fatto, ma deve rispondere unicamente alla domanda di istruzione nella lingua slovena. 3) Nella scuola primaria con lingua di insegnamento slovena i criteri per la formazione delle classi e delle pluriclassi devono rimanere quelli in vigore prima dell'approvazione della legge 6 agosto 2008, n. 133. Alle famiglie che lo desiderano deve essere assicurato il tempo pieno. Nella scuola secondaria di 2° grado, l'amministrazione deve assicurare, indipendentemente dal numero degli iscritti, la costituzione di classi autonome per tutti gli indirizzi esistenti. Alla scuola secondaria di 2° grado con lingua di insegnamento slovena viene assegnato un numero di cattedre uguale a quello in vigore alla data del 1 settembre 2008, anche se esse non comprendono 18 ore settimanali di insegnamento. Il ministero assegna le risorse per la piena realizzazione di quanto contenuto nel presente articolo. 4) L'organico del personale non docente (A.T.A.) nelle scuole con lingua di insegnamento slovena venga stabilito in base alle tabelle in vigore prima dell'approvazione della legge 6 agosto 2008, n. 133 e dei relativi regolamenti. 5) La rete scolastica delle scuole con lingua di insegnamento slovena non deve essere soggetta a modifiche e riduzioni. Senza il consenso della minoranza non deve essere consentito nemmeno un ulteriore dimensionamento delle sedi di direzione. A tal fine il ministero assicura alle scuole con lingua di insegnamento slovena, mediante apposito concorso, un adeguato numero di dirigenti scolastici.

Per concludere una provocazione. Alle Regioni autonome Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige è riconosciuta, grazie della presenza di minoranze linguistiche, piena autonomia nel campo dell'organizzazione dell'istruzione pubblica. E le cose funzionano meglio. Perchè allora non pensare a modello un simile anche per il FVG in virtù delle specificità linguistiche e culturali che ci caratterizzano?

(fine)