III - IV Comm: audizione Commissione regionale Amianto
(ACON) Trieste, 11 nov - ET - Monitorare la corretta gestione
della discarica di Porcia, attivarsi per rendere inerte l'amianto
attraverso le nuove procedure termiche, allargare la sorveglianza
sanitaria a tutte le malattie asbesto correlate puntando sulla
ricerca e la diagnosi precoce, attivare una massiccia e capillare
campagna d'informazione con una rete di sostegno per le famiglie
degli esposti all'amianto e una rete tra le strutture sanitarie e
l'INAIL per il corretto riconoscimento delle malattie. Serve
anche una regolamentazione regionale della rimozione da parte di
privati e della microraccolta che si sta attivando in alcuni
Comuni.
Queste alcune delle richieste avanzate alla III e IV Commissione
consiliare - presidenti Giorgio Venier Romano (UDC) e Alessandro
Colautti (Pdl) - da parte della Commissione regionale Amianto
sentita in audizione.
A presentare i dati, già esposti a febbraio durante la IV
Conferenza regionale sull'Amianto, il presidente della
Commissione Mauro Melato, che ne ha evidenziato anche le funzioni
e le competenze.
"I numeri sono da strage - ha ribadito Melato - con 60 morti ogni
anno in Friuli Venezia Giulia e un'incidenza superiore in
provincia di Trieste e Gorizia: le due bandiere nere che, assieme
a Genova e la Spezia, hanno un tasso di mortalità massimo
rispetto al resto d'Italia". Positiva l'azione di monitoraggio e
sorveglianza svolta sul territorio insieme alle autorità
sanitarie competenti e, parlando di sorveglianza sanitaria alla
quale sono sottoposti gli oltre 8.000 iscritti al registro degli
esposti all'amianto, è emersa la necessità di uno strumento
sanitario che consenta la diagnosi precoce di malattie
neoplastiche a danno dell'apparato respiratorio.
Sul fronte dello smaltimento, la Commissione ha evidenziato il
fenomeno - gravissimo - dell'abbandono abusivo, la mancanza
d'informazione ai cittadini sul corretto modo di disporre del
materiale e la carenza di sorveglianza. Il trattamento termico
dell'amianto nelle sue varie forme, una novità nel campo,
potrebbe diventare la soluzione migliore dal punto di vista
ambientale (perché inertizza definitivamente il materiale
rendendolo disponibile ad altri utilizzi), come anche per le
ricadute economiche e occupazionali che un impianto di
trattamento potrebbe avere. Il consigliere Stefano Pustetto
(SA-SEL) ha chiesto dei costi. Si tratta di un investimento di
circa 12 milioni di euro, ma sarebbe più basso se si
utilizzassero impianti già esistenti, i consumi previsti sono
medio bassi, gli operatori qualificati impiegabili tra i 35 e 40
- ha risposto la Commissione - con un abbattimento dei costi del
20% e si potrebbero inertizzare 200 tonnellate al giorno.
Un capitolo a parte si è aperto in merito alle grandi opere di
bonifica, nello specifico quella del torrente Cellina in
provincia di Pordenone. La Commissione ha segnalato che i lavori
sono fermi a causa di conflitti di competenze e alla precisa
domanda del consigliere Piero Colussi (Citt), hanno specificato
che gli Enti coinvolti sono la Provincia e la Regione. Gianfranco
Moretton (PD) ha chiesto che la bonifica si avvii, dato che tutto
è già stato predisposto dalla precedente Giunta regionale,
inclusi i finanziamenti. Il consigliere ha anche chiesto maggiore
sensibilizzazione sul territorio, incentivi per lo smaltimento e
l'attivazione della Giunta presso lo Stato per il riconoscimento
delle pensioni.
Preoccupato dalle deroghe in essere dopo la dichiarata emergenza
a causa degli eventi meteo dello scorso luglio, il consigliere
Alessandro Corazza (Idv) ha chiesto che si accerti che queste
deroghe non causino problemi per la salute e l'ambiente in
futuro. Una preoccupazione questa, condivisa anche dalla
Commissione Amianto.
Sergio Lupieri (PD) ha chiesto della destinazione dell'amianto
che non finisce nella discarica di Porcia, ha segnalato gli
organici insufficienti delle unità operative di prevenzione e
sicurezza negli ambienti di lavoro e la sorte dei lavoratori
marittimi esposti all'amianto. I rifiuti vanno in piccola parte a
Porcia - ha detto la Commissione - il resto va in Germania e in
Austria.
(immagini tv)