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III - IV Comm: audizione Commissione regionale Amianto

11.11.2010
13:43
(ACON) Trieste, 11 nov - ET - Monitorare la corretta gestione della discarica di Porcia, attivarsi per rendere inerte l'amianto attraverso le nuove procedure termiche, allargare la sorveglianza sanitaria a tutte le malattie asbesto correlate puntando sulla ricerca e la diagnosi precoce, attivare una massiccia e capillare campagna d'informazione con una rete di sostegno per le famiglie degli esposti all'amianto e una rete tra le strutture sanitarie e l'INAIL per il corretto riconoscimento delle malattie. Serve anche una regolamentazione regionale della rimozione da parte di privati e della microraccolta che si sta attivando in alcuni Comuni.

Queste alcune delle richieste avanzate alla III e IV Commissione consiliare - presidenti Giorgio Venier Romano (UDC) e Alessandro Colautti (Pdl) - da parte della Commissione regionale Amianto sentita in audizione.

A presentare i dati, già esposti a febbraio durante la IV Conferenza regionale sull'Amianto, il presidente della Commissione Mauro Melato, che ne ha evidenziato anche le funzioni e le competenze.

"I numeri sono da strage - ha ribadito Melato - con 60 morti ogni anno in Friuli Venezia Giulia e un'incidenza superiore in provincia di Trieste e Gorizia: le due bandiere nere che, assieme a Genova e la Spezia, hanno un tasso di mortalità massimo rispetto al resto d'Italia". Positiva l'azione di monitoraggio e sorveglianza svolta sul territorio insieme alle autorità sanitarie competenti e, parlando di sorveglianza sanitaria alla quale sono sottoposti gli oltre 8.000 iscritti al registro degli esposti all'amianto, è emersa la necessità di uno strumento sanitario che consenta la diagnosi precoce di malattie neoplastiche a danno dell'apparato respiratorio.

Sul fronte dello smaltimento, la Commissione ha evidenziato il fenomeno - gravissimo - dell'abbandono abusivo, la mancanza d'informazione ai cittadini sul corretto modo di disporre del materiale e la carenza di sorveglianza. Il trattamento termico dell'amianto nelle sue varie forme, una novità nel campo, potrebbe diventare la soluzione migliore dal punto di vista ambientale (perché inertizza definitivamente il materiale rendendolo disponibile ad altri utilizzi), come anche per le ricadute economiche e occupazionali che un impianto di trattamento potrebbe avere. Il consigliere Stefano Pustetto (SA-SEL) ha chiesto dei costi. Si tratta di un investimento di circa 12 milioni di euro, ma sarebbe più basso se si utilizzassero impianti già esistenti, i consumi previsti sono medio bassi, gli operatori qualificati impiegabili tra i 35 e 40 - ha risposto la Commissione - con un abbattimento dei costi del 20% e si potrebbero inertizzare 200 tonnellate al giorno.

Un capitolo a parte si è aperto in merito alle grandi opere di bonifica, nello specifico quella del torrente Cellina in provincia di Pordenone. La Commissione ha segnalato che i lavori sono fermi a causa di conflitti di competenze e alla precisa domanda del consigliere Piero Colussi (Citt), hanno specificato che gli Enti coinvolti sono la Provincia e la Regione. Gianfranco Moretton (PD) ha chiesto che la bonifica si avvii, dato che tutto è già stato predisposto dalla precedente Giunta regionale, inclusi i finanziamenti. Il consigliere ha anche chiesto maggiore sensibilizzazione sul territorio, incentivi per lo smaltimento e l'attivazione della Giunta presso lo Stato per il riconoscimento delle pensioni.

Preoccupato dalle deroghe in essere dopo la dichiarata emergenza a causa degli eventi meteo dello scorso luglio, il consigliere Alessandro Corazza (Idv) ha chiesto che si accerti che queste deroghe non causino problemi per la salute e l'ambiente in futuro. Una preoccupazione questa, condivisa anche dalla Commissione Amianto.

Sergio Lupieri (PD) ha chiesto della destinazione dell'amianto che non finisce nella discarica di Porcia, ha segnalato gli organici insufficienti delle unità operative di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro e la sorte dei lavoratori marittimi esposti all'amianto. I rifiuti vanno in piccola parte a Porcia - ha detto la Commissione - il resto va in Germania e in Austria.

(immagini tv)