PD: Pupulin, sburocratizzare e finanziare le imprese
(ACON) Trieste, 4 gen - COM/RC - "Altro che bilancio per
sostenere lo sviluppo. Sarebbe più serio, anche per il capogruppo
del Pdl, fare dichiarazioni che rappresentino meglio l'effettiva
realtà".
Ad affermarlo, il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin, che
si fa forte della denuncia del presidente di Confartigianato FVG
per la nuova proroga delle graduatorie e dell'erogazione dei
relativi finanziamenti sul Fondo per l'innovazione a favore delle
imprese artigianali.
A detta di Pupulin, tale denuncia chiarisce, se ancora ce ne
fosse bisogno, l'effettiva capacità operativa della Giunta Tondo
che delude le aspettative di aziende che, pur in una situazione
di difficoltà di mercato, decidono di investire su progetti
innovativi per recuperare competitività e spazi nuovi.
È un segnale importante - sottolinea il consigliere - da parte di
149 piccole imprese, che meriterebbe una diversa risposta e non
dovrebbe confrontarsi con rinvii e ritardi incomprensibili, che
tra l'altro si sommano alle ristrettezze del sistema del credito.
Crediamo che la Giunta Tondo e la direzione Economia debbano
darsi una mossa. Non è più sopportabile che oltre 800 pratiche di
imprese industriali e commerciali sulla legge Bertossi siano
ferme, alcune da più di un anno, per i ritardi nei tempi della
valutazione e della conseguente erogazione da parte della
concessionaria Mediocredito centrale del gruppo Unicredit.
E non è altrettanto accettabile - così ancora Pupulin - che
adesso si aggiungano anche quelle che riguardano quel mondo delle
piccole imprese che ha saputo tener duro nei due anni difficili
che abbiamo alle spalle. Ritengo indispensabile che si vada al
più presto a una convocazione delle Commissioni competenti in
materia per una valutazione dei motivi reali che hanno
determinato una situazione così paradossale di incapacità di
erogare tempestivamente risorse da troppo tempo nelle casse della
Regione, mentre il sistema delle imprese soffre per le
limitazioni del credito e per la riduzione dei fatturati.
Occorre giudicare il rispetto degli impegni assunti all'atto
della concessione da parte di Unicredit. Bisogna decidere azioni
di semplificazione burocratica, fattibili a costo zero, con
notevoli benefici per il sostegno all'economia. È opportuno
infine - per l'esponente del PD - verificare le conseguenze
dell'acquisizione di Mediocredito centrale da parte del Gruppo
Poste italiane, passaggio avvenuto a fine anno da Unicredit come
primo passo verso la costituzione della nuova Banca del Sud,
strenuamente voluta dal ministro per l'Economia Tremonti. Non si
vorrebbe che ai grandi ritardi già accumulati si aggiungessero
nuovi rinvii dipendenti da cambiamenti nell'assetto del gruppo
Unicredit.
La Giunta ha il dovere di fare chiarezza nei confronti del
Consiglio regionale e delle rappresentanze imprenditoriali e
sociali.