IV Comm: illustrato disegno di legge su telecomunicazioni
(ACON) Trieste, 26 gen - ET - La IV Commissione consiliare -
presidente Alessandro Colautti (Pdl) - ha sentito l'illustrazione
del disegno di legge in materia di telecomunicazioni svolta
dall'assessore competente, Riccardo Riccardi.
Si tratta - ha detto Riccardi - di una norma di natura
prevalentemente procedimentale, che intende chiarire e
semplificare.
Il disegno di legge disciplina, per la prima volta, le
telecomunicazioni riunendo in un unico testo previsioni per i tre
settori: radiodiffusione televisiva e sonora, telefonia mobile e
infrastrutture per telecomunicazioni in banda larga. La finalità
è di disciplinare la localizzazione, l'installazione, la modifica
e il controllo degli impianti, il tutto in 4 Capi per un totale
di 38 articoli.
Il Capo I elenca le funzioni della Regione e quelle dei Comuni,
al successivo si trovano le norme in materia di radiodiffusione
televisiva e sonora, le modalità e le procedure per raggiungere
l'intesa con lo Stato in materia di localizzazione di impianti di
radiodiffusione. La Giunta regionale si esprime sull'intesa a
conclusione di un procedimento di consultazione che coinvolge i
Comuni interessati, l'Arpa, il Corecom, e valutato il parere
della conferenza interna all'Amministrazione regionale. La
realizzazione di nuovi impianti nei siti su cui è stata raggiunta
l'intesa è soggetta ad autorizzazione unica rilasciata dal Comune
interessato.
Il Capo III disciplina la materia degli impianti per telefonia
mobile, sostituendosi alla LR 28/2004, e prevedendo alcune
innovazioni sostanziali. Le previsioni non riguardano più solo
gli impianti per telefonia mobile, ma in generale le trasmittenti
con potenza superiore a 5 W, per ricomprendere l'evoluzione
tecnologica delle reti di comunicazione. Il piano comunale di
settore è sostituito da un regolamento comunale, ottenuto anche
tenendo conto dei programmi degli operatori e con l'eventuale
ricorso alle procedure di consultazione. Con il regolamento
vigente, l'installazione e la modifica degli impianti sono
soggette a dichiarazione di inizio attività, con parere dell'ARPA
sul rispetto dei limiti sull'inquinamento elettromagnetico. In
assenza del regolamento, l'autorizzazione viene rilasciata dal
Comune dopo un istanza corredata dal parere dell'ARPA e da tutti
gli atti di assenso previsti per legge per gli eventuali vincoli
presenti. I piani comunali già approvati tengono luogo del
regolamento.
Il Capo IV disciplina la programmazione, la regolazione e la
realizzazione della rete a banda larga pubblica di proprietà
regionale, perseguendo gli obiettivi, già introdotti con il
programma regionale ERMES. L'installazione delle reti, degli
impianti e delle apparecchiature necessarie a realizzare la rete
pubblica di proprietà regionale sono autorizzati in forma
fortemente semplificata. Come già previsto, gli Enti locali, gli
Enti pubblici e gli altri soggetti beneficiari di incentivi per
la realizzazione di opere stradali e di altre infrastrutture
civili, devono prevedere nei progetti opere per ospitare la banda
larga.
La Commissione ha svolto di seguito una serie di audizioni con le
categorie interessate dal provvedimento: gestori di servizi di
telecomunicazioni e di reti televisive, oltre a Confindustria,
Federazione piccole e medie imprese, Ordine architetti di
Pordenone, Collegio periti di Trieste, Ordine degli ingegneri,
Insiel, Corecom e Protezione Civile.
(foto - immagini tv)