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IV Comm: illustrato disegno di legge su telecomunicazioni

26.01.2011
12:09
(ACON) Trieste, 26 gen - ET - La IV Commissione consiliare - presidente Alessandro Colautti (Pdl) - ha sentito l'illustrazione del disegno di legge in materia di telecomunicazioni svolta dall'assessore competente, Riccardo Riccardi.

Si tratta - ha detto Riccardi - di una norma di natura prevalentemente procedimentale, che intende chiarire e semplificare.

Il disegno di legge disciplina, per la prima volta, le telecomunicazioni riunendo in un unico testo previsioni per i tre settori: radiodiffusione televisiva e sonora, telefonia mobile e infrastrutture per telecomunicazioni in banda larga. La finalità è di disciplinare la localizzazione, l'installazione, la modifica e il controllo degli impianti, il tutto in 4 Capi per un totale di 38 articoli.

Il Capo I elenca le funzioni della Regione e quelle dei Comuni, al successivo si trovano le norme in materia di radiodiffusione televisiva e sonora, le modalità e le procedure per raggiungere l'intesa con lo Stato in materia di localizzazione di impianti di radiodiffusione. La Giunta regionale si esprime sull'intesa a conclusione di un procedimento di consultazione che coinvolge i Comuni interessati, l'Arpa, il Corecom, e valutato il parere della conferenza interna all'Amministrazione regionale. La realizzazione di nuovi impianti nei siti su cui è stata raggiunta l'intesa è soggetta ad autorizzazione unica rilasciata dal Comune interessato.

Il Capo III disciplina la materia degli impianti per telefonia mobile, sostituendosi alla LR 28/2004, e prevedendo alcune innovazioni sostanziali. Le previsioni non riguardano più solo gli impianti per telefonia mobile, ma in generale le trasmittenti con potenza superiore a 5 W, per ricomprendere l'evoluzione tecnologica delle reti di comunicazione. Il piano comunale di settore è sostituito da un regolamento comunale, ottenuto anche tenendo conto dei programmi degli operatori e con l'eventuale ricorso alle procedure di consultazione. Con il regolamento vigente, l'installazione e la modifica degli impianti sono soggette a dichiarazione di inizio attività, con parere dell'ARPA sul rispetto dei limiti sull'inquinamento elettromagnetico. In assenza del regolamento, l'autorizzazione viene rilasciata dal Comune dopo un istanza corredata dal parere dell'ARPA e da tutti gli atti di assenso previsti per legge per gli eventuali vincoli presenti. I piani comunali già approvati tengono luogo del regolamento.

Il Capo IV disciplina la programmazione, la regolazione e la realizzazione della rete a banda larga pubblica di proprietà regionale, perseguendo gli obiettivi, già introdotti con il programma regionale ERMES. L'installazione delle reti, degli impianti e delle apparecchiature necessarie a realizzare la rete pubblica di proprietà regionale sono autorizzati in forma fortemente semplificata. Come già previsto, gli Enti locali, gli Enti pubblici e gli altri soggetti beneficiari di incentivi per la realizzazione di opere stradali e di altre infrastrutture civili, devono prevedere nei progetti opere per ospitare la banda larga.

La Commissione ha svolto di seguito una serie di audizioni con le categorie interessate dal provvedimento: gestori di servizi di telecomunicazioni e di reti televisive, oltre a Confindustria, Federazione piccole e medie imprese, Ordine architetti di Pordenone, Collegio periti di Trieste, Ordine degli ingegneri, Insiel, Corecom e Protezione Civile.

(foto - immagini tv)