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Citt: Colussi su recupero ferrovia dismessa Carnia-Tolmezzo

03.03.2011
12:49
(ACON) Trieste, 3 mar - COM/AB - Mentre il 6 marzo prossimo in tutta Italia si festeggerà la quarta edizione della Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate, promossa dalla Confederazione mobilità dolce per promuovere la riscoperta del patrimonio ferroviario storico e attuale, in Friuli Venezia Giulia la Corte dei conti di Trieste annuncia l'avvio di un'indagine sulla linea ferroviaria dismessa Carnia-Tolmezzo.

La decisione è trapelata nei giorni scorsi in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte stessa, che avvierebbe un'inchiesta sulle spese sostenute dal Consorzio per lo sviluppo industriale di Tolmezzo per i lavori di sistemazione del raccordo ferroviario Carnia-Tolmezzo "di fatto non utilizzato e addirittura interessato da un recente progetto di modifica a pista ciclabile".

Avendo presentato in passato un'interrogazione alla Giunta regionale sullo stesso tema, il consigliere regionale Piero Colussi (Cittadini-Libertà Civica) si chiede se, alla luce dell'iniziativa della Corte dei conti "non si ritenga opportuno rispondere agli inquietanti quesiti segnalati dall'organo di controllo. Va infatti ricordato che, a fronte di numerosi interventi economici regionali per la realizzazione della tratta ferroviaria in questione, la linea non è mai entrata in funzione. Più recentemente, il Cosint dopo aver risposto negativamente alla richiesta dell'associazione Ferrovia turistico museale Carnia-Tolmezzo, che aveva presentato un progetto per la valorizzazione della storica ferrovia a fini turistici, ha deciso di realizzare sul sedime ferroviario una pista ciclabile. Decisione che, di fatto, vanifica gli interventi finanziari regionali che assommano a più di 2 milioni di euro.

"Una scelta che non tiene conto delle potenzialità connesse allo sfruttamento turistico della linea ferroviaria sulla falsariga delle tante esperienze esistenti non solo in Italia, ma soprattutto nelle vicine Slovenia e Austria dove il turismo ferroviario vanta una tradizione significativa.

"Ricordiamoci inoltre - ha concluso Colussi - che esiste uno specifico progetto di legge per la valorizzazione delle ferrovie storiche fermo da troppo tempo in VI Commissione: è arrivato il momento di tirarlo fuori dal cassetto e di investire su questa straordinaria risorsa turistica".