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PD: su cure palliative scorrettezza procedurale della maggioranza

22.03.2011
15:21
(ACON) Trieste, 22 mar - COM/RC - Progetto di legge sulle cure palliative e la terapia del dolore, come approvato a maggioranza dalla III Commissione consiliare.

Il PD - fanno sapere i consiglieri Annamaria Menosso, Sergio Lupieri, Franco Codega e Paolo Menis in una nota - ha collaborato attivamente a tutti i lavori, sia di Commissione sia di Comitato ristretto, nel tentativo di offrire un apporto di qualità a un tema delicato e specifico.

L'intervento con legge regionale sulle cure palliative e la terapia del dolore appare tuttavia intempestivo - affermano i quattro esponenti del PD - perché a livello nazionale devono ancora essere definiti i requisiti delle strutture volte alle cure e alle terapie in oggetto, nonché i profili professionali specifici da impegnare nell'ambito di cui trattasi. Ciononostante, l'impegno del PD si è rivolto al miglioramento della proposta di legge sforzandosi, da un lato, di incardinarla al meglio nel sistema regionale e dell'altro di rispondere alle indicazioni della legge nazionale n. 38 del 2010 e del successivo accordo Stato/Regioni.

Solo in minima parte le osservazioni del PD sono state accolte. Infatti, il testo uscito dalla Commissione appare incompleto, ondivago, intempestivo (si rammenta anche la prossima approvazioni del Piano oncologico e del Piano materno- infantile) e scarsamente efficace rispetto agli obiettivi prefissati. In particolare, si registra il grave incidente avvenuto durante la votazione dell'articolo 6 e dei relativi emendamenti: il consigliere Dal Mas era uscito dalla sala Verde facendo così venir meno la maggioranza; tuttavia, il voto favorevole sull'emendamento dell'opposizione è stato conteggiato, per errore, del presidente Venier Romano, come contrario. Di fatto uno scippo, sostenuto con pervicacia dai consiglieri Valenti e Blasoni: l'emendamento dell'opposizione era infatti passato.

Si trattava dell'articolo cardine del testo - sottolineano Menosso, Menis, Lupieri e Codega - in quanto dava alle Aziende sanitarie e ospedaliere il compito di istituire la funzione di coordinamento delle cure palliative, che tra l'altro è prevista della normativa statale. A causa di questo grave incidente procedurale, ma di natura strettamente politica, il PD ha deciso, per protesta, di non proseguire la seduta. Tuttavia, per responsabilità istituzionale su una tematica così delicata, ha deciso di affidare al consigliere Lupieri, che è rimasto in Commissione, il controllo dei lavori.

Ci si sarebbe aspettati maggior fair play dalla maggioranza, specialmente su un tema delicato sul quale si sarebbe potuto addivenire ad un'intesa bipartisan. La rigidità su alcuni temi, unitamente alla scorrettezza procedurale della maggioranza - è la conclusione - hanno fatto sì che il testo uscito dalla III Commissione non sia pienamente condiviso da tutte le forze politiche.