PD: su cure palliative scorrettezza procedurale della maggioranza
(ACON) Trieste, 22 mar - COM/RC - Progetto di legge sulle cure
palliative e la terapia del dolore, come approvato a maggioranza
dalla III Commissione consiliare.
Il PD - fanno sapere i consiglieri Annamaria Menosso, Sergio
Lupieri, Franco Codega e Paolo Menis in una nota - ha collaborato
attivamente a tutti i lavori, sia di Commissione sia di Comitato
ristretto, nel tentativo di offrire un apporto di qualità a un
tema delicato e specifico.
L'intervento con legge regionale sulle cure palliative e la
terapia del dolore appare tuttavia intempestivo - affermano i
quattro esponenti del PD - perché a livello nazionale devono
ancora essere definiti i requisiti delle strutture volte alle
cure e alle terapie in oggetto, nonché i profili professionali
specifici da impegnare nell'ambito di cui trattasi.
Ciononostante, l'impegno del PD si è rivolto al miglioramento
della proposta di legge sforzandosi, da un lato, di incardinarla
al meglio nel sistema regionale e dell'altro di rispondere alle
indicazioni della legge nazionale n. 38 del 2010 e del successivo
accordo Stato/Regioni.
Solo in minima parte le osservazioni del PD sono state accolte.
Infatti, il testo uscito dalla Commissione appare incompleto,
ondivago, intempestivo (si rammenta anche la prossima
approvazioni del Piano oncologico e del Piano materno- infantile)
e scarsamente efficace rispetto agli obiettivi prefissati. In
particolare, si registra il grave incidente avvenuto durante la
votazione dell'articolo 6 e dei relativi emendamenti: il
consigliere Dal Mas era uscito dalla sala Verde facendo così
venir meno la maggioranza; tuttavia, il voto favorevole
sull'emendamento dell'opposizione è stato conteggiato, per
errore, del presidente Venier Romano, come contrario. Di fatto
uno scippo, sostenuto con pervicacia dai consiglieri Valenti e
Blasoni: l'emendamento dell'opposizione era infatti passato.
Si trattava dell'articolo cardine del testo - sottolineano
Menosso, Menis, Lupieri e Codega - in quanto dava alle Aziende
sanitarie e ospedaliere il compito di istituire la funzione di
coordinamento delle cure palliative, che tra l'altro è prevista
della normativa statale. A causa di questo grave incidente
procedurale, ma di natura strettamente politica, il PD ha deciso,
per protesta, di non proseguire la seduta. Tuttavia, per
responsabilità istituzionale su una tematica così delicata, ha
deciso di affidare al consigliere Lupieri, che è rimasto in
Commissione, il controllo dei lavori.
Ci si sarebbe aspettati maggior fair play dalla maggioranza,
specialmente su un tema delicato sul quale si sarebbe potuto
addivenire ad un'intesa bipartisan. La rigidità su alcuni temi,
unitamente alla scorrettezza procedurale della maggioranza - è la
conclusione - hanno fatto sì che il testo uscito dalla III
Commissione non sia pienamente condiviso da tutte le forze
politiche.