PD: Menis, sistema sociale a rischio procedura infrazione UE
(ACON) Trieste, 7 giu - COM/AB - Due mesi. Tanto è passato
dalla messa in mora della Regione da parte della Commissione
europea che ha censurato il sistema sociale "padano", definendolo
discriminatorio, e ora c'è il rischio concreto che si possa
aprire una procedura d'infrazione che potrebbe di costare molto
cara ai cittadini del Friuli Venezia Giulia.
A metterlo in evidenza è il consigliere regionale del PD Paolo
Menis, che aggiunge.
Nonostante i tentativi di qualche assessore e le sollecitazioni
di associazioni e dell'opposizione, infatti, durante questo
periodo in cui la Regione avrebbe potuto e dovuto intervenire per
riportare il sistema sociale entro i parametri della legislazione
europea, nulla si è mosso a causa del perdurante ostruzionismo
della Lega Nord che continua a difendere norme incivili e
incostituzionali.
Adesso, però, la situazione si è fatta ancora più seria perché,
con la possibilità dell'apertura di una procedura d'infrazione,
esiste il concreto rischio di una sanzione pecuniaria.
Abbiamo già visto in passato che quando dalle parole si passa ai
fatti la coerenza dei leghisti diventa un ricordo, come hanno
dimostrato i fatti pochi mesi fa, quando il Carroccio ha chiesto
di istituire un fondo pagato dalle casse regionali per rimediare
ai danni causati dall'applicazione delle norme che loro stessi
avevano proposto, alla faccia dei tagli alla spesa pubblica e
della lotta agli sprechi.
Ora siamo prossimi alla resa dei conti - conclude Menis - e
dovranno decidere: ammettere di aver sbagliato e cancellare
immediatamente tutte le norme discriminatorie, come da tempo
chiede tutta l'opposizione, o ripresentare la loro insensata
richiesta di togliere risorse ai bisogni della gente per poter
proseguire nella loro assurda lotta ideologica. In entrambi i
casi la figuraccia è assicurata.