PD: Codega, è ferma la formazione operatori case di risposo
(ACON) Trieste, 21 giu - COM/MPB - Più della metà degli
operatori che lavorano nelle case di riposo della nostra regione
è senza alcuna formazione. Si tratta di oltre 3.000 operatori su
un totalità di 5.600.
E' questa la pesante denuncia che questa mattina i sindacati
CGIL, CISL e UIL hanno fatto durante la audizione in III
Commissione del Consiglio regionale e che il consigliere del PD
Franco Codega riprende in una nota sottolineando che è ancor più
grave il fatto che questa situazione è conosciuta ormai da anni,
ma non si sta facendo nulla per porvi rimedio.
Di fronte alla richiesta specifica su cosa stia facendo la
Regione per risolvere il problema, l'assessore, per bocca dei
suoi funzionari, ha risposto che stanno predisponendo i documenti
per la programmazione. Ossia siamo ancora in alto mare. Il
problema si fa acuto perché si inserisce in un quadro di
intollerabile ritardo nella applicazione del Regolamento n. 333
del 2008 , relativo ai requisiti minimi strutturali e
organizzativi per la case di riposo, che è ancora lettera morta.
"Siamo fermi ai requisiti richiesti dai regolamenti degli anni
'90" ha affermato l'esponente della Cgil, Sterrentino. Di fatto
il processo di riclassificazione e riqualificazione delle case di
riposo è ancora fermo. I gestori delle case di riposo non hanno
scrupoli ad alzare le rette, ma non mettono la stessa cura -
chiosa Codega - per alzare la qualità e la sicurezza del servizio.