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PD: Codega, è ferma la formazione operatori case di risposo

21.06.2011
17:41
(ACON) Trieste, 21 giu - COM/MPB - Più della metà degli operatori che lavorano nelle case di riposo della nostra regione è senza alcuna formazione. Si tratta di oltre 3.000 operatori su un totalità di 5.600.

E' questa la pesante denuncia che questa mattina i sindacati CGIL, CISL e UIL hanno fatto durante la audizione in III Commissione del Consiglio regionale e che il consigliere del PD Franco Codega riprende in una nota sottolineando che è ancor più grave il fatto che questa situazione è conosciuta ormai da anni, ma non si sta facendo nulla per porvi rimedio.

Di fronte alla richiesta specifica su cosa stia facendo la Regione per risolvere il problema, l'assessore, per bocca dei suoi funzionari, ha risposto che stanno predisponendo i documenti per la programmazione. Ossia siamo ancora in alto mare. Il problema si fa acuto perché si inserisce in un quadro di intollerabile ritardo nella applicazione del Regolamento n. 333 del 2008 , relativo ai requisiti minimi strutturali e organizzativi per la case di riposo, che è ancora lettera morta.

"Siamo fermi ai requisiti richiesti dai regolamenti degli anni '90" ha affermato l'esponente della Cgil, Sterrentino. Di fatto il processo di riclassificazione e riqualificazione delle case di riposo è ancora fermo. I gestori delle case di riposo non hanno scrupoli ad alzare le rette, ma non mettono la stessa cura - chiosa Codega - per alzare la qualità e la sicurezza del servizio.