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PD: Moretton, le verità sul debito della Regione

11.08.2011
11:01
(ACON) Trieste, 11 ago - COM/RC - Il presidente Tondo deve smettere di parlare impropriamente e con grossolane inesattezze del debito della Regione. Lo afferma, in una nota, il capogruppo del PD Gianfranco Moretton.

A detta del consigliere di opposizione, nel quinquennio 1998-2003 di Giunta di centrodestra, presidenti Roberto Antonione prima e Renzo Tondo poi, sono stati fatti degli investimenti con il ricorso al mercato finanziario pressoché in egual misura di quelli richiesti dalla Giunta di centrosinistra del periodo 2003-2008, presidente Riccardo Illy.

I finanziamenti utilizzati con la contrazione di mutui - ricorda ancora Moretton - sono stati assunti per realizzare importanti investimenti pubblici che, affiancandosi a quelli privati, hanno consentito un notevole sviluppo dell'economia regionale. È opportuno sottolineare che la politica di Tondo, protesa ad abbassare il livello di indebitamento del bilancio regionale, non è stata per nulla un'azione miracolosa, come da lui fatto intendere. Tondo, infatti, si è limitato a utilizzare il consistente avanzo di amministrazione del 2007, lasciatogli in eredità dal centrosinistra, di 111 milioni di euro, limitandosi a ridurre il debito di soli 15 milioni. Gli altri 375 milioni quindi sono frutto non certo di chissà quale politica di tagli alla spesa, ma solo del non ricorso al mercato finanziario, disattendendo le previsione di bilancio da egli stesso perseguite nel triennio 2009/2011.

E queste, a detta del capogruppo del PD, sono le reali motivazioni del blocco, negli ultimi tre anni, di qualsiasi investimento per lo sviluppo economico.

Non è vero che Tondo ha liberato risorse attraverso la riduzione del debito, consentendogli di approvare in Aula la legge anticrisi - incalza Moretton - perché i 450 milioni sono fondi di cassa che ha potuto utilizzare dopo che il Governo ha restituito il maxi-credito alla Regione, conquista fatta dal centrosinistra nella precedente legislatura con l'applicazione del federalismo fiscale regionale. Tondo può solo vantarsi di aver prodotto tagli alla spesa regionale per obbedire al Governo Berlusconi, che gli ha imposto di partecipare al fondo di solidarietà nazionale per il federalismo con circa 320 milioni e altri 78 milioni per il contenimento della spesa pubblica.