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IdV: Agnola, sì ricorso contro DL 138 ma attuare riforme enti locali

24.08.2011
14:53
(ACON) Trieste, 24 ago - COM/RC - Che la Regione ricorra contro le parti del decreto legge n. 138 che vanno contro la Costituzione e penalizzano il Friuli Venezia Giulia dal punto di vista finanziario va bene, è un'azione pienamente condivisibile e ha il sostegno dei consiglieri di Italia dei Valori, ma non deve essere un'azione difensiva per giustificare una inattività nel dar corso agli ammodernamenti di cui il sistema Regione ha grande necessità.

Così Enio Agnola, consigliere regionale di IdV appunto, a commento dell'iniziativa che la Giunta ha concordato con i parlamentari e con i capigruppo consiliari.

Non vorremmo - aggiunge Agnola - che si prendesse spunto dallo statuto di autonomia per non dar corso alla riduzione dei Comuni sotto i 1.000 abitanti e alle Province di Trieste e Gorizia attuando una politica conservatrice, mentre la condizione di autonomia e di competenze in materia di enti locali deve portare la nostra Regione a un proprio modello di semplificazione istituzionale.

Il consigliere prefigura, quindi, il superamento dei Comuni con poche centinaia di abitanti e del ruolo delle Province che, indipendentemente dalla qualità dei rispettivi amministratori, rappresentano una intermediazione istituzionale completamente superata dai tempi e un freno burocratico all'applicazione della legislazione regionale in un contesto di neppure un milione e 200mila abitanti.

La proposta di legge sulle unioni montane - aggiunge Agnola -dovrà confrontarsi con gli obiettivi del decreto 138 e il tavolo sui costi della politica dovrà dare quelle risposte che il nostro gruppo, soprattutto in tema di abolizione del regime dei vitalizi, ha già posto con forza e che i cittadini attendono per recuperare un rapporto di credibilità e di autorevolezza con la classe politica regionale. Lo sforzo auspicato è, per obiettivi e difficoltà, pari a quello seguito al terremoto del 1976.