IdV: Agnola, sì ricorso contro DL 138 ma attuare riforme enti locali
(ACON) Trieste, 24 ago - COM/RC - Che la Regione ricorra contro
le parti del decreto legge n. 138 che vanno contro la
Costituzione e penalizzano il Friuli Venezia Giulia dal punto di
vista finanziario va bene, è un'azione pienamente condivisibile e
ha il sostegno dei consiglieri di Italia dei Valori, ma non deve
essere un'azione difensiva per giustificare una inattività nel
dar corso agli ammodernamenti di cui il sistema Regione ha grande
necessità.
Così Enio Agnola, consigliere regionale di IdV appunto, a
commento dell'iniziativa che la Giunta ha concordato con i
parlamentari e con i capigruppo consiliari.
Non vorremmo - aggiunge Agnola - che si prendesse spunto dallo
statuto di autonomia per non dar corso alla riduzione dei Comuni
sotto i 1.000 abitanti e alle Province di Trieste e Gorizia
attuando una politica conservatrice, mentre la condizione di
autonomia e di competenze in materia di enti locali deve portare
la nostra Regione a un proprio modello di semplificazione
istituzionale.
Il consigliere prefigura, quindi, il superamento dei Comuni con
poche centinaia di abitanti e del ruolo delle Province che,
indipendentemente dalla qualità dei rispettivi amministratori,
rappresentano una intermediazione istituzionale completamente
superata dai tempi e un freno burocratico all'applicazione della
legislazione regionale in un contesto di neppure un milione e
200mila abitanti.
La proposta di legge sulle unioni montane - aggiunge Agnola
-dovrà confrontarsi con gli obiettivi del decreto 138 e il tavolo
sui costi della politica dovrà dare quelle risposte che il nostro
gruppo, soprattutto in tema di abolizione del regime dei
vitalizi, ha già posto con forza e che i cittadini attendono per
recuperare un rapporto di credibilità e di autorevolezza con la
classe politica regionale. Lo sforzo auspicato è, per obiettivi e
difficoltà, pari a quello seguito al terremoto del 1976.