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UDC:Sasco,d.l.138, non lamentazioni ma atti incisivi verso Governo

26.08.2011
10:24
(ACON) Trieste, 26 ago - COM/MPB - "Finalmente anche autorevoli esponenti regionali del Pdl e della Lega Nord hanno aperto gli occhi sull'operato di questi anni del Governo Berlusconi, in sintonia con quanto l'UDC va sostenendo da sempre e cioè che questo Governo sta riducendo il Paese alla miseria, a partire dalle famiglie per arrivare alle Regioni e agli Enti locali, senza alcun rispetto per le autonomie speciali".

E' il commento del capogruppo dell'UDC in Consiglio regionale, Edoardo Sasco, riguardo le dichiarazione dei colleghi capigruppo Galasso e Narduzzi.

"Però più che sui giornali locali, aggiunge l'esponente politico, queste critiche andrebbero indirizzate direttamente al Governo nazionale, con la contestuale attivazione di azioni politiche incisive da parte di tutti i parlamentari del Friuli Venezia Giulia, da affrontarsi ai massimi livelli governativi, per cambiare un provvedimento iniquo, che non rispetta le autonomie locali e quelle speciali e che va profondamente modificato, pena l'impossibilità per la nostra Regione di chiudere il bilancio 2012".

"Al riguardo preoccupa l'assenza di gran parte dei parlamentari del Pdl e della Lega Nord alla riunione indetta dal presidente Tondo lunedì scorso, continua Sasco, dato che dal loro comportamento in Aula dipenderà il futuro degli emendamenti che la Giunta regionale andrà a predisporre e sarebbe auspicabile fin d'ora, e pubblicamente, un loro pronunciamento di voto contrario in caso di un non improbabile voto di fiducia. Voteranno la fiducia a scatola chiusa, anche nel caso che gli emendamenti della Regione non venissero presi in considerazione?"

"Stanno venendo al pettine diversi nodi, conclude il capogruppo UDC, tra i quali quello del federalismo che noi abbiamo guardato sempre con sospetto per i risultati nefasti che avrebbe da subito comportato. La nostra Regione sta ora verificando in negativo le conseguenze di questa sperimentazione e ciò spinge anche coloro che sostenevano acriticamente il federalismo a prenderne in ritardo le distanze. Più che criticare lo stato di cose che stiamo attraversando, occorrono ora atti concreti e incisivi nei confronti del Governo e della maggioranza che lo sostiene e non generiche lamentazioni estive che non vanno oltre ai nostri confini regionali".