UDC:Sasco,d.l.138, non lamentazioni ma atti incisivi verso Governo
(ACON) Trieste, 26 ago - COM/MPB - "Finalmente anche autorevoli
esponenti regionali del Pdl e della Lega Nord hanno aperto gli
occhi sull'operato di questi anni del Governo Berlusconi, in
sintonia con quanto l'UDC va sostenendo da sempre e cioè che
questo Governo sta riducendo il Paese alla miseria, a partire
dalle famiglie per arrivare alle Regioni e agli Enti locali,
senza alcun rispetto per le autonomie speciali".
E' il commento del capogruppo dell'UDC in Consiglio regionale,
Edoardo Sasco, riguardo le dichiarazione dei colleghi capigruppo
Galasso e Narduzzi.
"Però più che sui giornali locali, aggiunge l'esponente politico,
queste critiche andrebbero indirizzate direttamente al Governo
nazionale, con la contestuale attivazione di azioni politiche
incisive da parte di tutti i parlamentari del Friuli Venezia
Giulia, da affrontarsi ai massimi livelli governativi, per
cambiare un provvedimento iniquo, che non rispetta le autonomie
locali e quelle speciali e che va profondamente modificato, pena
l'impossibilità per la nostra Regione di chiudere il bilancio
2012".
"Al riguardo preoccupa l'assenza di gran parte dei parlamentari
del Pdl e della Lega Nord alla riunione indetta dal presidente
Tondo lunedì scorso, continua Sasco, dato che dal loro
comportamento in Aula dipenderà il futuro degli emendamenti che
la Giunta regionale andrà a predisporre e sarebbe auspicabile fin
d'ora, e pubblicamente, un loro pronunciamento di voto contrario
in caso di un non improbabile voto di fiducia. Voteranno la
fiducia a scatola chiusa, anche nel caso che gli emendamenti
della Regione non venissero presi in considerazione?"
"Stanno venendo al pettine diversi nodi, conclude il capogruppo
UDC, tra i quali quello del federalismo che noi abbiamo guardato
sempre con sospetto per i risultati nefasti che avrebbe da subito
comportato. La nostra Regione sta ora verificando in negativo le
conseguenze di questa sperimentazione e ciò spinge anche coloro
che sostenevano acriticamente il federalismo a prenderne in
ritardo le distanze. Più che criticare lo stato di cose che
stiamo attraversando, occorrono ora atti concreti e incisivi nei
confronti del Governo e della maggioranza che lo sostiene e non
generiche lamentazioni estive che non vanno oltre ai nostri
confini regionali".