CR: comunicazioni programamtiche Tondo, dibattito e fine lavori (7)
(ACON) Trieste, 27 set - MPB - Massimo Blasoni (Pdl), sulla
rappresentanza in Consiglio regionale, ritiene cambiato il
modello istituzionale, il Consiglio ha competenze diverse e oggi
forse non servono più 60 consiglieri, non per risparmiare ma
perché la politica, che fissa le regole del gioco, ha bisogno di
recuperare credibilità, di una nuova legittimazione e la
riduzione che viene proposta, 48 consiglieri, dev'essere di
equilibrio. Queste cose noi le faremo adesso, ma è necessaria
anche un'altra riforma sulle regole elettorali. Condivido la
relazione del presidente, concordo sulla riduzione dell'IRAP,
perché i problemi dell'economia sono legati al debito, e non
potendo ricorrervi (nè pubblico né privato) occorre contrarlo
senza deprimere, rendendo produttive le spese ora non tali. E poi
abbassando la fiscalità. Infine Blasoni ha invitato a non fare un
mantra della specialità, a procedere senza totem, perché - ha
concluso - abbiamo ancora un anno e mezzo per realizzare le cose
dette.
Per Bruno Marini (Pdl), compito del presidente Tondo, da un lato
è salvaguardare le ragioni della democrazia, della rappresentanza
degli elettori, delle istituzioni, dall'altra dare una riposta
seria e razionale alle sollecitazioni che provengono dalla
società civile. Oggi stiamo vivendo un momento in cui
l'antipolitica fa da padrona, piaccia o non piaccia; in momenti
di crisi economica è più forte il fastidio, e c'è chi specula
sulla crisi economica e su questo sentimento. Più debole è la
politica più altri soggetti sono favoriti. La relazione di Tondo
ha dato risposta, ha avuto il coraggio di prefigurare un nuovo
assetto istituzionale e la maggioranza darà un atto di fiducia.
Enio Agnola (Idv) ha comunicato di aver depositato una richiesta
di convocazione urgente della III Commissione (sanità) affinchè
la Giunta riferisca in merito agli annunci sull'Azienda
territoriale unica. Non è possibile che la complessità del nostro
sistema sanitario possa essere modificata senza un progetto
legislativo. Auspichiamo un pieno coinvolgimento degli operatori,
delle rappresentanze sindacali e del mondo associativo che ha
fatto la fortuna e il merito della sanità di questa regione.
Quanto ai rapporti con il Governo, oggetto delle comunicazioni
di Tondo, Agnola ha ribadito la preoccupazione per la
sostenibilità finanziaria e ha auspicato che la specialità sia
utilizzata per ammodernare il sistema amministrativo burocratico
e istituzionale senza dover attendere provvedimenti nazionali
destinati a passare sulla testa della politica regionale.
Contrario a evocare referendum sui costi della politica, ha
invece invitato a investire di più in informazione sulla attività
legislativa.
Per Franco Baritussio (Pdl) quelle presentate da Tondo sono
misure forti e anche dure, ma chiare, che costituiscono un
programma di fine legislatura e che richiederanno una fase di
adattamento, ma parallelamente al rigore deve crescere lo
sviluppo, per questo serve uno studio su altre misure di
crescita. Ci vuole soprattutto un confronto forte con lo Stato,
anche in merito al trasferimento del suo patrimonio e alla
realizzazione del federalismo fiscale. Nulla dunque di cui
meravigliarsi se oggi è stato presentato un quadro di proposte
sulle quali è stata chiesta la fiducia, essendo un vero e proprio
programma di fine legislatura. Quanto alla sanità non è vero che
la proposta del presidente è contraria a quella dell'assessore,
che ha sempre parlato di necessità di riforma e dei due modelli,
azienda unica o tre aziende.
Il dibattito riprenderà domani dopo il Question Time il cui
inizio è fissato alle 10.00.
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