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CR: comunicazioni programamtiche Tondo, dibattito e fine lavori (7)

27.09.2011
19:25
(ACON) Trieste, 27 set - MPB - Massimo Blasoni (Pdl), sulla rappresentanza in Consiglio regionale, ritiene cambiato il modello istituzionale, il Consiglio ha competenze diverse e oggi forse non servono più 60 consiglieri, non per risparmiare ma perché la politica, che fissa le regole del gioco, ha bisogno di recuperare credibilità, di una nuova legittimazione e la riduzione che viene proposta, 48 consiglieri, dev'essere di equilibrio. Queste cose noi le faremo adesso, ma è necessaria anche un'altra riforma sulle regole elettorali. Condivido la relazione del presidente, concordo sulla riduzione dell'IRAP, perché i problemi dell'economia sono legati al debito, e non potendo ricorrervi (nè pubblico né privato) occorre contrarlo senza deprimere, rendendo produttive le spese ora non tali. E poi abbassando la fiscalità. Infine Blasoni ha invitato a non fare un mantra della specialità, a procedere senza totem, perché - ha concluso - abbiamo ancora un anno e mezzo per realizzare le cose dette.

Per Bruno Marini (Pdl), compito del presidente Tondo, da un lato è salvaguardare le ragioni della democrazia, della rappresentanza degli elettori, delle istituzioni, dall'altra dare una riposta seria e razionale alle sollecitazioni che provengono dalla società civile. Oggi stiamo vivendo un momento in cui l'antipolitica fa da padrona, piaccia o non piaccia; in momenti di crisi economica è più forte il fastidio, e c'è chi specula sulla crisi economica e su questo sentimento. Più debole è la politica più altri soggetti sono favoriti. La relazione di Tondo ha dato risposta, ha avuto il coraggio di prefigurare un nuovo assetto istituzionale e la maggioranza darà un atto di fiducia.

Enio Agnola (Idv) ha comunicato di aver depositato una richiesta di convocazione urgente della III Commissione (sanità) affinchè la Giunta riferisca in merito agli annunci sull'Azienda territoriale unica. Non è possibile che la complessità del nostro sistema sanitario possa essere modificata senza un progetto legislativo. Auspichiamo un pieno coinvolgimento degli operatori, delle rappresentanze sindacali e del mondo associativo che ha fatto la fortuna e il merito della sanità di questa regione. Quanto ai rapporti con il Governo, oggetto delle comunicazioni di Tondo, Agnola ha ribadito la preoccupazione per la sostenibilità finanziaria e ha auspicato che la specialità sia utilizzata per ammodernare il sistema amministrativo burocratico e istituzionale senza dover attendere provvedimenti nazionali destinati a passare sulla testa della politica regionale. Contrario a evocare referendum sui costi della politica, ha invece invitato a investire di più in informazione sulla attività legislativa.

Per Franco Baritussio (Pdl) quelle presentate da Tondo sono misure forti e anche dure, ma chiare, che costituiscono un programma di fine legislatura e che richiederanno una fase di adattamento, ma parallelamente al rigore deve crescere lo sviluppo, per questo serve uno studio su altre misure di crescita. Ci vuole soprattutto un confronto forte con lo Stato, anche in merito al trasferimento del suo patrimonio e alla realizzazione del federalismo fiscale. Nulla dunque di cui meravigliarsi se oggi è stato presentato un quadro di proposte sulle quali è stata chiesta la fiducia, essendo un vero e proprio programma di fine legislatura. Quanto alla sanità non è vero che la proposta del presidente è contraria a quella dell'assessore, che ha sempre parlato di necessità di riforma e dei due modelli, azienda unica o tre aziende.

Il dibattito riprenderà domani dopo il Question Time il cui inizio è fissato alle 10.00.

(fine)