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Pens: Ferone, stop ai CUP in farmacia grave danno ai cittadini

25.11.2011
15:50
(ACON) Trieste, 25 nov - COM/AB - Dopo un lungo braccio di ferro fra Federfarma e Regione sui farmaci salvavita - ha dichiarato il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone - attualmente distribuiti dai Distretti, con seguenti problemi per gli utenti, molte volte anziani e con difficoltà a raggiungere tali centri spesso lontani dalle loro abitazioni, si è giunti a quella che appare una dura rottura delle trattative.

La cosa più semplice - a giudizio di Ferone - sarebbe coinvolgere le farmacie, presenti capillarmente sul territorio, come avviene in provincia di Pordenone. Una trattativa difficile, protrattasi nel tempo, che non ha sortito risultati positivi, dal momento che Federfarma è giunta alla sofferta decisione di chiudere il servizio di prenotazione di visite ed esami, uno stop al CUP, benemerito servizio che le farmacie svolgevano gratuitamente. Per l'utenza triestina, di cui non era più possibile assicurare la gratuità, Federfarma chiedeva all'Azienda sanitaria 2 euro a prestazione, ma neanche su questo punto si è trovato un accordo.

Il Partito Pensionati - ha sottolineato Ferone - ritiene che un accordo tra Regione e Federfarma debba essere trovato nell'interesse dei cittadini. C'è da chiedersi quanto costerà all'Azienda sanitaria, quindi alla collettività, la gestione del servizio CUP sin qui svolto gratuitamente dalle farmacie.

Tutto ciò che riguarda il servizio al cittadini e il diritto alla salute merita ogni sforzo, senza preconcetti o cedimenti a posizioni di inopportuna durezza o di dannoso orgoglio. Il Partito Pensionati - ha concluso Ferone - dà atto a Federfarma e alle farmacie triestine del servizio svolto gratuitamente per 10 anni in maniera encomiabile e si augura che si creino le condizioni per la ripresa, il prima possibile, di tale importante servizio nelle farmacie.