Pens: Ferone, stop ai CUP in farmacia grave danno ai cittadini
(ACON) Trieste, 25 nov - COM/AB - Dopo un lungo braccio di
ferro fra Federfarma e Regione sui farmaci salvavita - ha
dichiarato il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi
Ferone - attualmente distribuiti dai Distretti, con seguenti
problemi per gli utenti, molte volte anziani e con difficoltà a
raggiungere tali centri spesso lontani dalle loro abitazioni, si
è giunti a quella che appare una dura rottura delle trattative.
La cosa più semplice - a giudizio di Ferone - sarebbe
coinvolgere le farmacie, presenti capillarmente sul territorio,
come avviene in provincia di Pordenone. Una trattativa difficile,
protrattasi nel tempo, che non ha sortito risultati positivi, dal
momento che Federfarma è giunta alla sofferta decisione di
chiudere il servizio di prenotazione di visite ed esami, uno
stop al CUP, benemerito servizio che le farmacie svolgevano
gratuitamente. Per l'utenza triestina, di cui non era più
possibile assicurare la gratuità, Federfarma chiedeva all'Azienda
sanitaria 2 euro a prestazione, ma neanche su questo punto si è
trovato un accordo.
Il Partito Pensionati - ha sottolineato Ferone - ritiene che un
accordo tra Regione e Federfarma debba essere trovato
nell'interesse dei cittadini. C'è da chiedersi quanto costerà
all'Azienda sanitaria, quindi alla collettività, la gestione del
servizio CUP sin qui svolto gratuitamente dalle farmacie.
Tutto ciò che riguarda il servizio al cittadini e il diritto alla
salute merita ogni sforzo, senza preconcetti o cedimenti a
posizioni di inopportuna durezza o di dannoso orgoglio. Il
Partito Pensionati - ha concluso Ferone - dà atto a Federfarma e
alle farmacie triestine del servizio svolto gratuitamente per 10
anni in maniera encomiabile e si augura che si creino le
condizioni per la ripresa, il prima possibile, di tale importante
servizio nelle farmacie.