LN: De Mattia, alla Regione le competenze delle Soprintendenze
(ACON) Trieste, 9 gen - COM/MPB - La Lega Nord, con un ordine
del giorno accolto dal Consiglio regionale in coda
all'approvazione della legge finanziaria 2012, chiede che le
competenze delle Soprintendenze siano trasferite alla Regione.
Ugo De Mattia, primo firmatario del documento del Carroccio,
sottoscritto anche dagli altri componenti il Gruppo (Narduzzi,
Piccin, Picco, Razzini) spiega che ufficialmente, le
soprintendenze tutelano e valorizzano il patrimonio culturale di
un territorio. Nella pratica, molto spesso, finiscono col
diventare un incubo per imprese edili e cittadini. Perché
rallentano i lavori fino a paralizzarli. Tanto che addirittura un
ciottolo può mandare all'aria progetti e opere pubbliche molto
delicati. Mettendo in ginocchio investitori, acquirenti e il
mercato stesso.
La Lega Nord è così tornata sull'argomento con l'ordine del
giorno che impegna la Giunta regionale ad attivarsi presso il
Governo centrale per avviare un percorso di trasferimento alla
Regione delle competenze delle soprintendenze. L'obiettivo dei
consiglieri leghisti è quello di tagliare i tempi. Tra i Paesi
occidentali - sottolineano - l'Italia è il fanalino di coda per
tempi di realizzazione di opere e infrastrutture. E gli eccessi
di zelo delle soprintendenze incidono negativamente su questo
primato poco lusinghiero. Noi chiediamo di mettere nelle mani
della Regione le competenze delle soprintendenze. Per un cambio
di passo radicale.
E ricordano che nella nostra regione coesistono la Soprintendenza
per i beni archeologici, la Soprintendenza per i beni
architettonici e paesaggistici, la Soprintendenza per i beni
storici, artistici ed etnoantropologi, la Soprintendenza
archivistica per il Fvg e la Biblioteca statale di Trieste.
Procedure e processi autorizzativi vengono quindi stabiliti da
queste strutture burocratiche pletoriche, che spesso dilatano i
tempi di realizzazione dei lavori. Risultato? Una lievitazione di
costi e imprese che sono letteralmente terrorizzate dall'idea di
incappare in qualche frammento di anfora. Nella nostra regione
esistono zone ad altissimo rischio, basti pensare ad Aquileia o
Cividale. Non possiamo permettere che un resto, spesso di dubbio
valore storico, tenga in ostaggio intere famiglie e ditte.
Secondo i consiglieri della Lega Nord la Regione, se investita
direttamente del ruolo di soggetto decisore, saprebbe trovare un
giusto compromesso tra salvaguardia del patrimonio culturale ed
esigenze amministrative. Il Consiglio regionale si è espresso, si
attendono risultati dalla Giunta Tondo.