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LN: De Mattia, alla Regione le competenze delle Soprintendenze

09.01.2012
12:24
(ACON) Trieste, 9 gen - COM/MPB - La Lega Nord, con un ordine del giorno accolto dal Consiglio regionale in coda all'approvazione della legge finanziaria 2012, chiede che le competenze delle Soprintendenze siano trasferite alla Regione. Ugo De Mattia, primo firmatario del documento del Carroccio, sottoscritto anche dagli altri componenti il Gruppo (Narduzzi, Piccin, Picco, Razzini) spiega che ufficialmente, le soprintendenze tutelano e valorizzano il patrimonio culturale di un territorio. Nella pratica, molto spesso, finiscono col diventare un incubo per imprese edili e cittadini. Perché rallentano i lavori fino a paralizzarli. Tanto che addirittura un ciottolo può mandare all'aria progetti e opere pubbliche molto delicati. Mettendo in ginocchio investitori, acquirenti e il mercato stesso.

La Lega Nord è così tornata sull'argomento con l'ordine del giorno che impegna la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo centrale per avviare un percorso di trasferimento alla Regione delle competenze delle soprintendenze. L'obiettivo dei consiglieri leghisti è quello di tagliare i tempi. Tra i Paesi occidentali - sottolineano - l'Italia è il fanalino di coda per tempi di realizzazione di opere e infrastrutture. E gli eccessi di zelo delle soprintendenze incidono negativamente su questo primato poco lusinghiero. Noi chiediamo di mettere nelle mani della Regione le competenze delle soprintendenze. Per un cambio di passo radicale.

E ricordano che nella nostra regione coesistono la Soprintendenza per i beni archeologici, la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologi, la Soprintendenza archivistica per il Fvg e la Biblioteca statale di Trieste. Procedure e processi autorizzativi vengono quindi stabiliti da queste strutture burocratiche pletoriche, che spesso dilatano i tempi di realizzazione dei lavori. Risultato? Una lievitazione di costi e imprese che sono letteralmente terrorizzate dall'idea di incappare in qualche frammento di anfora. Nella nostra regione esistono zone ad altissimo rischio, basti pensare ad Aquileia o Cividale. Non possiamo permettere che un resto, spesso di dubbio valore storico, tenga in ostaggio intere famiglie e ditte.

Secondo i consiglieri della Lega Nord la Regione, se investita direttamente del ruolo di soggetto decisore, saprebbe trovare un giusto compromesso tra salvaguardia del patrimonio culturale ed esigenze amministrative. Il Consiglio regionale si è espresso, si attendono risultati dalla Giunta Tondo.