Idv: a Pordenone illustrata venerdì nuova legge istruzione
(ACON) Trieste, 11 gen - COM/RC - Una proposta di legge
regionale per la qualità del sistema di istruzione e formazione
in Friuli Venezia Giulia. Il provvedimento sarà illustrato
durante una conferenza pubblica che si terrà venerdì prossimo, 13
gennaio, alle 17.30, nella saletta incontri dell'ex convento di
San Francesco di piazza della Motta, a Pordenone, organizzata dal
Gruppo Italia dei Valori in Consiglio regionale.
A renderlo noto, il capogruppo Alessandro Corazza, che
presenzierà all'iniziativa assieme alla consigliera provinciale
di Udine Paola Schiratti, vicepresidente della Commissione scuola
nonché coordinatrice regionale delle donne Idv, e al preside
Bruno Seravalli.
Anticipa Corazza: "Questa proposta di legge, che abbiamo già
depositato in Consiglio regionale, fa proprie e vuol dare una
risposta alle preoccupazioni e alle richieste espresse da molti
genitori e dagli insegnati delle scuole di ogni ordine e grado,
nonché alle proteste dei precari, degli studenti e del personale
tecnico amministrativo, a fronte della dequalificazione della
scuola statale italiana causata in particolare dalla riforma
Gelmini.
"L'Idv del Friuli Venezia Giulia apre con questa proposta il
dibattito su scuola e formazione, e chiede alla Regione
un'assunzione di responsabilità per innalzare il livello di
qualità di tutto il sistema formativo, considerando i livelli di
eccellenza delle prestazioni raggiunte dai nostri studenti e
studentesse, dimostrate da diverse ricerche nazionali ed
internazionali.
"Il progetto legislativo tiene conto di alcune recenti questioni
e problematiche che in questi ultimi quattro anni hanno
caratterizzato lo scenario normativo, a partire dalla riduzione
complessiva del tempo scuola, degli organici delle istituzioni
scolastiche e delle copresenze didattiche, ma anche la competenza
esclusiva per rilascio di qualifiche e diplomi professionali;
l'assolvimento dell'obbligo di istruzione anche attraverso i
percorsi di istruzione e formazione professionali; l'attuazione
di accordi regionali in tema di sussidiarietà e integrazione tra
i centri di formazione accreditati e gli istituti professionali
per la realizzazione di percorsi triennali; l'istituzione degli
istituti tecnici superiori.
"Auspichiamo che anche le altre forze politiche convergano sulla
nostra proposta di legge che, se approvata, avrà a costo zero per
la Regione un effetto migliorativo sulle scuole primarie e
secondarie e razionalizzerà la spesa pubblica nel settore della
formazione".
Questi i contenuti del provvedimento:
risorse umane per soddisfare in ogni plesso le richieste degli
utenti di un tempo scuola di 30 o 40 ore garantendo le necessarie
compresenze;
servizi (ad esempio la mensa) e strutture necessarie;
l'assegnazione agli alunni diversamente abili delle necessarie
ore di sostegno;
mantenimento delle scuole di vallata nelle aree montane anche con
numeri di allievi inferiori agli standard previsti;
riduzione del numero di alunni per classe rispettando le norme
sulla sicurezza;
mantenimento delle scuole di quartiere e di frazione nelle città
con oltre 10.000 abitanti anche se con meno di 10 classi;
qualità dell'edilizia scolastica e delle dotazioni didattiche.
Nelle scuole secondarie:
risorse umane per garantire il monte ore necessario alla qualità
dell'insegnamento nelle discipline e le attività laboratoriali,
stabilendo il corretto rapporto tra prove d'esame e tempo scuola;
valorizzazione della seconda lingua comunitaria in tutti gli
ordini di scuole e in particolare nella scuola di secondo grado,
e l'insegnamento delle lingue dei paesi confinanti in tutti gli
ordini di scuole nei comuni di confine;
investimenti sulle nuove tecnologie e sulla didattica per
adeguare la scuola a stili cognitivi degli studenti, potenziando
l'uso del laboratorio, la multimedialità e la rete;
orientamento come intervento che accompagna il pieno sviluppo
della persona in relazione ai cambiamenti sociali;
parità di genere perseguita nella istruzione e nella formazione
professionale, intesa come politica mirata a migliorare
l'ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro,
rimuovendo le cause della segregazione orizzontale e verticale.