CR: autonomia giovani, relatore di maggioranza Blasoni (3)
(ACON) Trieste, 1 feb - MPB - L'Aula ha avviato l'esame del
testo unificato per l'autonomia dei giovani, che fa sintesi, in
38 articoli, del disegno di legge della Giunta e della proposta
di legge presentata dai consiglieri del Gruppo Pdl, primo
firmatario Massimo Blasoni, sottoscritta anche da Ciani ora FLI,
e riguardante disposizioni sulle politiche giovanili e sul fondo
di garanzia per le opportunità dei giovani.
Sei in tutto le relazioni che accompagnano il testo, tre di
maggioranza e tre di minoranza, accomunate dal proporre, anche
con molti dati, un'analisi della condizione giovanile, con
accenti diversi poi riguardo gli interventi.
Per Massimo Blasoni (Pdl), primo relatore di maggioranza a
intervenire, è forse la prima volta nel dopoguerra che i giovani
paventano per il proprio futuro condizioni peggiori di quelle che
hanno avuto i loro padri: sistema pensionistico, precarietà del
lavoro, crisi finanziaria e industriale; fenomeni sopranazionali
certo, ma la politica, anche di questa regione, è chiamata a
un'azione suppletiva e specifica di sostegno per i giovani,
propedeutica alla loro autonomia.
Proponiamo da un lato ulteriori misure specificamente rivolte ai
giovani in norme vigenti di settore (casa, lavoro), dall'altro
l'istituzione di nuove azioni di politica attiva, quali il Fondo
per l'opportunità dei giovani, delineando un'architettura degli
interventi che trova coordinamento nel Piano regionale. Diverso
l'approccio al tema delle politiche giovanili rispetto a quello
della vigente legge 12 del 2007 votata la scorsa legislatura dal
centro sinistra - ha spiegato Blasoni: in luogo di forum,
consulte e assemblearismo che innervano quella norma si punta
alla cultura del merito, opportunità e misure di politica attiva
volte ai bisogni più rilevanti, segnatamente quelli abitativi,
occupazionali, di accesso al credito. Inoltre, promozione delle
associazioni, sostegno alla formazione, al talento,
all'inclusione e alla creatività. Cultura del merito non
significa promozione dell'elite, ma il riconoscimento
dell'impegno di chi riesce a fare un passo avanti rispetto ai
propri mezzi.
Poiché la nozione di giovani è assai ampia, abbiamo assunto come
limite i 35 anni individuati dall'Unione europea, e poiché
problemi e aspettative di chi vede la fine dell'università o
della scuola superiore sono parzialmente diversi da quelli di
soggetti più giovani che frequentano le scuole medie, dovendo
operare una scelta, sono stati puntualmente affrontati i temi
relativi alla fase che prelude al lavoro, alla formazione di una
famiglia, all'autonomia abitativa.
(immagini tv)
(segue)