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CR: autonomia giovani, relatore maggioranza Sasco (6)

01.02.2012
13:51
(ACON) Trieste, 1 feb - MPB - Il relatore di maggioranza Edoardo Sasco (UDC), parlando dell'impostazione del testo per quanto riguarda i giovani rispetto a scuola, lavoro e formazione della loro famiglia, ma anche rispetto a valori e principi ai quali l'UDC ha insistito anche in questo ambito, ha evidenziato che in questo progetto di legge ci sono principi innovativi e aggiornamenti della normativa esistente.

Anche se non tutte le criticità del mondo giovanile potranno trovare soluzione in questo provvedimento, evidente risulta la condizione fiscale che penalizza le famiglie e di conseguenza anche i giovani: per questo motivo insistiamo per l'applicazione di un quoziente familiare, misura che potrebbe portare un beneficio non solo alle famiglie ma anche i giovani.

Per questo all'articolo 1, per quanto riguarda gli incentivi, come UDC abbiamo indicato la richiesta di assunzione di responsabilità non solo personali ma anche aggregative, considerando le aggregazioni un soggetto sociale e a sé stante e non insieme di individui. All'articolo 2, oltre a qualificare il rapporto intergenerazionale, abbiamo voluto precisare che, nella legge, quando si parla di famiglia, sia con riferimento alle famiglie di origine sia per le nuove famiglie e per quelle in formazione, si debba evidenziare il valore legato a una pubblica assunzione di responsabilità derivante dal matrimonio. Abbiamo inoltre mediato su varie impostazioni, riguardanti diverse parti del provvedimento, mettendo a frutto quelle che sono state le richieste del mondo giovanile e di quello associativo, facendo valere sempre il principio della sussidiarietà assieme a quello della solidarietà e assieme ad altre forme di mutualità e di cooperazione.

Convinto del valore dei Piani regionali e dei Tavoli di coordinamento, meno delle feste regionali della cultura e dell'arte giovanile organizzate dall'ente pubblico, Sasco si è infine focalizzato sul concetto di sussidiarietà: meno fa l'ente pubblico e più fanno i privati (in questo caso si tratta di privato sociale, evidentemente senza fini di lucro) più ampia sarà la partecipazione, maggiori i risparmi di spesa e migliore la qualità finale della produzione culturale, artistica e sociale.

(segue)