News


Citt: Alunni Barbarossa su chiusura uffici postali

01.02.2012
14:51
(ACON) Trieste, 1 feb - COM/AB - Nonostante le proteste dei sindaci e dei sindacati, è divenuta operativa la nuova fase della riorganizzazione di Poste Italiane in Friuli Venezia Giulia con la chiusura di diciotto uffici postali e la riduzione delle aperture in altri venticinque. La riorganizzazione di questi giorni, però, rischia di essere solo l'anticamera di un'operazione più ampia che taglierà anche altri servizi.

Lo mette in evidenza il capogruppo dei Cittadini-Libertà Civica Stefano Alunni Barbarossa, a giudizio del quale si tratta di prendere coscienza della mutata funzione di Poste Italiane che ha compiuto la scelta di investire fortemente sui servizi bancari, e non si può pensare a un passaggio di consegne tra Stato e Regione dal momento che, come ha dimostrato anche questa vicenda, la società è sì a capitale pubblico ma, di fatto, nei comportamenti è privata e non più a gestione statale.

Vista la delicatezza della situazione, Alunni Barbarossa aveva sollecitato l'istituzione di un tavolo di concertazione con Poste Italiane, Regione, Comuni e organizzazioni sindacali dei lavoratori per consentire un confronto con le reali esigenze del territorio ed evitare che la chiusura di un servizio al pubblico venga calata dall'alto com'è appena accaduto.

Con soddisfazione - conclude - ho appreso in Aula che la mia sollecitazione ha indotto il presidente Tondo a chiedere direttamente all'amministratore delegato di Poste italiane, l'avvio del confronto. Auspico, a questo punto, che il tavolo possa veramente costituirsi nel minor tempo possibile.