Depositata petizione contro autostrada Cimpello-Sequals-Gemona
(ACON) Trieste, 2 feb - AB - Una petizione sostenuta dalle
firme di 3870 cittadini contrari all'autostrada
Cimpello-Sequals-Gemona è stata depositata in Consiglio regionale
e illustrata al presidente Maurizio Franz, alla presenza dei
consiglieri Enio Agnola (Idv), Stefano Pustetto (SA-SEL), Danilo
Narduzzi (LN), Paolo Menis (PD) e Piero Colussi (citt).
La delegazione era guidata da Lucia D'Andrea, vicepresidente del
Comitato ARCA (Assieme Resistiamo Contro l'Autostrada), che ha
sottolineato come i motivi che sostengono la petizione siano di
carattere economico e ambientale.
I quasi 58 km del progetto iniziale prevedevano una strada a
scorrimento veloce, senza pedaggio, al servizio del territorio,
mentre oggi si parla di un'autostrada che, per le sue
caratteristiche, avrebbe oltretutto una limitazione di velocità a
110 kmh, con i due caselli d'ingresso/uscita che creerebbero
ulteriori rallentamenti. In termini di sostenibilità economica
l'opera non sta in piedi, perché i flussi di traffico sono già
oggi in calo (la Tarvisio Palmanova - è stato fatto osservare -
ha registrato dal 2007 una flessione di quasi il 5%), quindi il
rischio è che l'opera non si ripaghi con i soli pedaggi e che il
ripianamento degli investimenti venga messo a carico della
collettività.
Dal punto di vista ambientale, l'impatto dell'autostrada sarebbe
devastante per la Pedemontana, una delle zone più preziose e
delicate del Friuli, con danni gravissimi e scarsamente o niente
affatto mitigabili, soprattutto in termini di rumore,
inquinamento dell'aria, del suolo e delle acque, deterioramento
del paesaggio, perché attraverserebbe numerosi siti naturali
protetti, ostacolando o impedendo il movimento di uomini e
animali.
Se si vuole veramente una strada al servizio della popolazione e
delle imprese della pedemontana friulana - è stato osservato in
conclusione - si migliori la viabilità locale, perché così come
concepita l'autostrada risponderà solo alle esigenze del traffico
pesante che da Veneto e Lombardia si dirige verso l'Austria e
viceversa e comprometterà gravemente le prospettive di sviluppo
turistico e sostenibile della zona.
Il presidente Franz ha assicurato l'immediata trasmissione della
petizione alla IV Commissione che, dopo aver sentito il Comitato
ARCA, la esaminerà prima di trasmetterla all'Aula.
(foto, immagini tv)