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SA-SEL: Pustetto, su petizione rifiuti a sinistra voto diviso

06.02.2012
17:04
(ACON) Trieste, 6 feb - COM/MPB - "Riguardo all'incenerimento rifiuti, non tutto il centro sinistra ha votato contro la petizione discussa in Aula durante l'ultima seduta del Consiglio regionale", fa notare il consigliere Stefano Pustetto (SA-SEL) evidenziando che "quando Moretton afferma che il centro sinistra di Trieste è contrario alla chiusura del Termovalorizzatore di Trieste dice solo una parte della verità".

"È vero che ha schierato il Partito Democratico contro la petizione che chiedeva un pronunciamento della Regione a favore del riciclo totale e contro la pratica dei termovalorizzatori come soluzione al problema rifiuti ma - precisa Pustetto - Sinistra Ecologia e Libertà e i consiglieri di Rifondazione Comunista, di Idv e Cittadini hanno votato in modo opposto.

"Non è nemmeno vero che l'approvazione della petizione avrebbe comportato l'immediata chiusura dell'inceneritore di Trieste, perché - spiega il consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà - voleva solo che il Consiglio regionale si decidesse a indicare chiaramente la strada che si vuole (o non si vuole) intraprendere.

"Queste - per Pustetto - sono tutte ambiguità e resistenze che spiegano come la differenziata a Trieste non riesca ad andare oltre un misero 20%, mentre nel resto della Regione si osservano percentuali nettamente migliori, che in alcuni centri superano anche il 65%".

Il consigliere poi formula una considerazione che sembra procedurale, ma è sostanziale: "come è possibile che un ordine del giorno (il numero 1 firmato Moretton, Galasso, Sasco e Picco) possa essere approvato in sostituzione a una petizione che altri hanno presentato? La petizione andava approvata o respinta così come presentata dai proponenti e solo dopo, chi lo avesse voluto, avrebbe potuto presentare un ordine del giorno".

"Credo - conclude Pustetto - del tutto evidente che proseguendo su questa strada l'obiettivo che l'Europa ci pone e che l'Italia ha sottoscritto (raccolta differenziata con una percentuale non inferiore al 65% del totale entro il 2012) non potrà essere raggiunto e, di conseguenza, oltre a tradire l'ambiente, e quindi i nostri figli, saremo costretti a pagare le penali per non aver rispettato i patti".