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PD: Menosso e Travanut, Tondo si confronti per migliorare sanità

10.02.2012
09:33
(ACON) Trieste, 10 feb - COM/ANB - La sanità sempre al centro delle polemiche, con le ripetute lamentele per la mancanza di chiare direttive politiche che vanno a pesare sull'operatività dei vari reparti ospedalieri, creando disagio per gli operatori e per i cittadini.

A farsi portavoce del disagio sono i consiglieri regionali del PD Mauro Travanut e Annamaria Menosso.

"È chiaro - affermano - che a livello organizzativo sono venuti a mancare quel controllo e quelle direttive politiche necessari a garantire l'efficienza e la buona assistenza. Cosa grave è che mai si sono fatti controlli per verificare se le scelte relative agli acquisti di prodotti e materiali sanitari migliorassero o peggiorassero il servizio. Infatti, risulta sempre più costante il disagio per la mancanza di fornitura di materiale sanitario adeguato e conforme alle richieste dei vari reparti. Capita, ad esempio, che farmaci o materiali arrivano in ritardo o sono consegnati nel posto sbagliato. È capitato anche che sia stato annullato l'appalto per lo screening mammografico con temporanee interruzioni del servizio".

"Ma un lungo elenco di altre disfunzioni potrebbe essere ancora evidenziato - sottolineano Menosso e Travanut. Ecco il perché del nostro invito a Tondo ad aprirsi a un confronto legislativo per migliorare la sanità, verificando quali siano ora i maggiori disagi e le mancanze che rendono difficile l'operatività dei medici e del personale sanitario tutto. Siamo convinti che per fare una buona legge di riforma sanitaria bisogna imparare a riconoscere e a evidenziare gli errori e le mancanze, proprio per porvi rimedio, al di là della responsabilità e dell'inadeguatezza di chi finora non ha saputo guardare alla sanità con maggiore attenzione, ma soprattutto capacità conoscitiva per proporsi e lavorare a un progetto più efficiente e garante di una sanità di qualità".

"A questo punto, - insistono i due consiglieri - Tondo deve fare autocritica e riconoscere che le scelte del suo Governo sono state per lo più estemporanee e senza un progetto predefinito. E quel che è peggio, sembrano essere state dettate dall'improvvisazione e da una biasimevole incompetenza, portando la sanità regionale a un sempre maggiore degrado, con la conseguente insoddisfazione dei cittadini".

"Ecco perché - concludono - la volontà di confrontarci è dettata dalla convinzione che le scelte, per essere buone e valide, devono nascere da un confronto politico ed essere mirate a privilegiare i bisogni dei cittadini e non gli interessi di parte".