III Comm: approvata proposta di legge tatuaggi e piercing
(ACON) Trieste, 14 feb - MPB - La III Commissione consiliare,
presieduta da Giorgio Venier Romano (UDC), ha approvato
all'unanimità la proposta di legge per disciplinare le attività
di tatuaggi e di piercing e le pratiche correlate, presentata dal
Gruppo del PD, primo firmatario Sergio Lupieri, anche
vicepresidente della Commissione, accogliendo tutti gli
emendamenti a corredo.
Modifiche - ha spiegato Lupieri illustrandole - introdotte
a seguito delle osservazioni emerse durante le audizioni svolte
con gli operatori e le rappresentanze delle categorie
professionali interessate, dei Dipartimenti di prevenzione e
delle Aziende per i servizi sanitari, oltre che nell'ambito del
Consiglio delle Autoniomie locali, dove il provvedimento ha
trovato voto largamente favorevole (solo 2 le astensioni) con la
sottolineatura di raccordare il testo con la normativa regionale
dell'artigianato.
Gli emendamenti hanno recepito, in particolare, le indicazioni
circa l'opportunità di scorporare dalla norma il trucco
semipermanente, perchè ambito di competenza dell'attività di
estetista (mentre è quello permanente che si identifica con il
tatuaggio), e quelle per limitare l'applicazione del piercing al
lobo dell'orecchio e non al padiglione auricolare, cosa che era
stata chiesta per evitare le conseguenze invalidanti che
potrebbero insorgere toccando la cartilagine.
Sono in tutto 18 gli articoli di una norma che in Aula avrà come
relatori il proponente Lupieri e lo stesso presidente della
Commissione Venier Romano.
Il provvedimento punta a colmare un vuoto normativo lasciato dal
legislatore nazionale per tutelare - tenuto conto che queste
pratiche sono sempre più diffuse specie tra i giovani - la salute
di chi vi ricorre e la serietà e la professionalità degli
operatori. I problemi di sicurezza sono infatti prevalentemente
connessi alla prevenzione delle infezioni, non essendo raro che
durante un tatuaggio o l'applicazione di un piercing si crei un
contatto di sangue che può generare anche problemi seri. Rischi
gravi possono derivare anche da fattori connessi alle condizioni
di igiene personale, dell'ambiente di lavoro, dal coretto uso
delle attrezzature e dei materiali e dai prodotti utilizzati,
come ad esempio i pigmenti usati nei tatuaggi.
(immagini tv)