PD: Lupieri, proposta tatuaggi e piercing colma vuoto normativo
(ACON) Trieste, 14 feb - COM/AB - La proposta di legge che
disciplina le attività di tatuaggi e piercing, approvata
all'unanimità in III Commissione, spero verrà licenziata
dall'Aula alla fine del mese, così andrà a colmare il vuoto
normativo lasciato dal legislatore statale, che non ha ancora
provveduto a un'organica disciplina in materia.
L'auspicio è del consigliere regionale del PD Sergio Lupieri,
vicepresidente della stessa Commissione e primo firmatario del
provvedimento.
La diffusione del ricorso a tatuaggi e piercing, specie da parte
della fascia più giovane della popolazione - sottolinea Lupieri -
rende assolutamente prioritaria la necessità di una
regolamentazione precisa, per tutelare la salute di chi ricorre a
queste pratiche e per garantire la serietà e la professionalità
degli operatori. Perché i problemi di sicurezza di queste
pratiche sono collegati soprattutto alla prevenzione delle
infezioni, in quanto strumenti eventualmente contaminati possono
trasmettere virus come quello dell'epatite C, dell'epatite B o
dell'HIV, o batteri molto pericolosi come lo stafilococco. I
rischi possono però essere legati anche ad altri fattori, come ad
esempio condizioni di scarsa igiene ambientale o personale oppure
carenza di tecniche asettiche.
Per queste e altre ragioni - afferma Lupieri - le attività di
tatuaggio e piercing devono essere condotte in modo da assicurare
un adeguato livello di igiene del personale e dell'ambiente di
lavoro, l'uso di tecniche asettiche, un corretto utilizzo delle
attrezzature, degli strumenti, dei materiali e dei prodotti
utilizzati per l'esecuzione di queste attività.
Viene stabilito - conclude Lupieri - l'obbligo della segnalazione
certificata di inizio attività e la pubblicazione degli operatori
nel sito web dell'azienda sanitaria, si stabiliscono percorsi
formativi, rilascio del consenso informato, divieti posti a
carico degli operatori, smaltimento dei rifiuti speciali
prodotti, regolamentazione del piercing al lobo auricolare,
l'adozione di un apposito regolamento regionale, campagne
informative sui rischi collegati, monitoraggio sulle attività
svolte, funzioni di vigilanza e controllo con sanzioni erogabili
ai trasgressori, e un regime transitorio in attesa dell'entrata a
regime della legge.