IV Comm: audizione Tondo e Riccardi su terza corsia A4
(ACON) Trieste, 23 feb - RC - Un'audizione che non ha portato
molte novità, quella svolta in IV Commissione consiliare, se non
la richiesta avanzata dal PD, tramite il capogruppo Gianfranco
Moretton, di coinvolgere l'intero Consiglio regionale nella
partita delle garanzie da fornire alle banche per i finanziamenti
di cui l'ammodernamento dell'autostrada A4 ha bisogno per
proseguire.
Val la pena riportare quanto appare nel sito ufficiale del
commissario delegato per l'emergenza della mobilità riguardante
la A4 (VE-TS) e il raccordo Villesse-Gorizia
(www.commissarioterzacorsia.it):
Il tracciato della terza corsia nel tratto Venezia-Trieste
comprende: la costruzione della terza corsia su 95 chilometri
circa, di cui 55 in Veneto e 40 in Friuli Venezia Giulia; la
ristrutturazione di 7 svincoli autostradali; la realizzazione di
due nuovi svincoli autostradali (caselli di Meolo e di
Alvisopoli); la ristrutturazione del nodo di interconnessione con
la A23 (nodo di Palmanova); la costruzione di alcuni tratti di
viabilità di adduzione (variante alla strada regionale 352 e
collegamento alla strada statale 14); la ristrutturazione dei
caselli di Portogruaro e Lisert.
L'intervento è suddiviso in quattro lotti: Quarto D'Altino-San
Donà di Piave (18,5 km) a cui si aggiunge la costruzione del
nuovo casello di Meolo; San Donà di Piave-Alvisopoli (33,5 km) a
cui si aggiunge la costruzione del nuovo casello di Alvisopoli;
nuovo ponte sul fiume Tagliamento-Gonars e nuovo svincolo di
Palmanova con variante (primo lotto) alla strada statale 352 (25
km); Gonars-Villesse (25 km).
L'adeguamento a sezione autostradale del raccordo
Villesse-Gorizia rientra nell'ambito di competenza del
commissario. Per quest'opera, i lavori sono già iniziati (la posa
della prima pietra è avvenuta nel dicembre del 2009) e la loro
conclusione è prevista per il secondo semestre del 2012.
L'investimento è di 170 milioni.
L'investimento complessivo previsto è di 2,3 miliardi. Tempo
stimato: 5 anni.
L'assessore regionale nonché commissario delegato Riccardo
Riccardi, e non da meno il presidente della Regione, Renzo Tondo,
hanno evidenziato le opere iniziate, molte delle quali
termineranno entro la legislatura in corso, opere che dopo uno
stop di anni - hanno detto i due intervenuti - si sono
trasformate in progetti definitivi, dunque di pubblica utilità,
quando non in apertura di cantieri per centinaia di milioni di
euro. A questi si affiancano lavori conclusi come la A28, che
attendeva di vedere la parola fine da 36 anni. Dal passato non
abbiamo ereditato nessun cantiere aperto.
Sulla questione pedaggi, Riccardi ha poi fatto presente che il
pedaggio interessa solo per il 30% cittadini e imprese della
nostra regione, il restante 70% dipende da traffici di esterni.
Il problema, del resto risaputo, è la liquidità, non ha nascosto
Riccardi, che però ha puntualizzato che come commissario non ha
competenze finanziarie, spettanti invece al Comitato
interministeriale per la programmazione economica (CIPE). Noi
abbiamo capito che lo Stato non ci avrebbe supportati
economicamente - ha detto Tondo - e ci siamo assunti la
responsabilità di iniziare comunque i lavori, di non aspettare
oltre, e oggi posso dire che abbiamo fatto bene. Se c'è un
ritardo nel crono-programma, è di sei mesi, non di due anni come
afferma il consigliere Moretton.
Stiamo lavorando per ottenere la liquidità necessaria dalle
banche, ma finché non avremo quei soldi è impossibile aggiornare
il crono-programma - gli ha fatto eco Riccardi. Ed è su questo
punto che il capogruppo del PD ha chiesto il coinvolgimento del
Consiglio regionale. Non lasciate la cosa solo nelle mani di
Friulia Holding, che detiene la azioni di Autovie Venete - ha
detto Moretton - né della sola Giunta, perché il progetto in
ballo è troppo grosso e troppo importante per tutto il territorio.
L'altro rilievo di Moretton, al pari del collega di gruppo
Giorgio Brandolin, è stato non aver modificato la decisione della
Giunta Illy quanto al dividere l'opera in soli quattro grandi
lotti, rivelatasi un'idea da non perseguire. Se i lotti fossero
una dozzina - hanno fatto presente - le nostre aziende potrebbero
partecipare ai lavori e questi ultimi sarebbero anche più
facilmente controllabili.
Altro punto contestato, l'ordinanza con cui si è creato il
commissario delegato: è atipica - ha spiegato Moretton - nelle
procedure, ma soprattutto ci preoccupa perché non ha copertura
finanziaria. E allora la domanda è stata ancora una volta il
voler sapere tempi e modi con cui la Regione otterrà i
finanziamenti necessari per il secondo, il terzo e il quarto
lotto, e se sarà in grado di sostenere la spesa visto che oggi i
tassi di interesse sono aumentati.
Stiamo seguendo le procedure del Piano 2007 voluto dalla Giunta
Illy che la Giunta Tondo ha approvato a giugno 2008 - ha risposto
Riccardi. Un Piano che non prevede aiuti statali e detta le
condizioni con le banche. Perché oggi dite che quel Piano non vi
va più bene?
(foto, immagini tv)