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Idv: Agnola, la sanità ha bisogno di un assessore a tempo pieno

23.02.2012
16:53
(ACON) Trieste, 23 feb - COM/AB - "Tondo esca allo scoperto e ponga fine all'interim dell'assessorato alla salute, che sta minando la lucidità e la credibilità di un settore fondamentale per la vita dei cittadini e per il bilancio regionale".

Inizia così il commento del consigliere regionale Idv Enio Agnola alla lettera aperta dei direttori di Struttura dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Udine, inviata a tutte le massime istituzioni regionali della sanità, volta a sollecitare le istituzioni stesse a un doveroso cambio di marcia, e implicitamente a pressare il presidente della Regione a rimediare, in tempi ormai improrogabili, alle dimissioni dell'ex assessore alla sanità Vladimir Kosic dello scorso novembre, che da allora ha assunto l'incarico ad interim.

"È inaccettabile che a distanza di più di 3 mesi l'assessorato alla sanità resti ancora in balia di sé stesso e del senso di disorientamento di questa maggioranza - continua Agnola - soprattutto in questa fase così delicata di riforma dell'assetto sanitario. L'iniziativa è clamorosa per i contenuti e per le firme che accompagnano il documento e risente del clima che si è creato a seguito dell'assunzione di un interim che poteva essere accettato come una fase transitoria brevissima e che invece pare il presidente intenda mantenere fino a fine legislatura".

"Come si fa - si chiede Agnola - ad annunciare una riforma rivoluzionaria come quella dell'Azienda unica e poi lasciare la complessa macchina sanitaria e i territori senza l'interlocuzione politica? L'esito è sotto gli occhi di tutti: movimenti territoriali autoreferenziali, assenza di direttive di fondo, agenda bloccata e direzioni sanitarie e ospedaliere che brancolano nel buio. Solo la fine dell'interim, con la delega a un altro componente della Giunta o a un nuovo assessore, può porre fine a questa situazione".

"Evidentemente - conclude Agnola - il vento delle elezioni del 2013 soffia già forte e condiziona in modo inaccettabile le scelte politiche essenziali, come quella di affidare in mani adeguate un assessorato decisivo per i cittadini e per le finanze della nostra regione e lasciare al presidente il compito di coordinare la politica regionale e soprattutto di recuperare il rapporto con il Governo che al momento appare compromesso".