Idv: Agnola, la sanità ha bisogno di un assessore a tempo pieno
(ACON) Trieste, 23 feb - COM/AB - "Tondo esca allo scoperto e
ponga fine all'interim dell'assessorato alla salute, che sta
minando la lucidità e la credibilità di un settore fondamentale
per la vita dei cittadini e per il bilancio regionale".
Inizia così il commento del consigliere regionale Idv Enio Agnola
alla lettera aperta dei direttori di Struttura dell'Azienda
ospedaliero-universitaria di Udine, inviata a tutte le massime
istituzioni regionali della sanità, volta a sollecitare le
istituzioni stesse a un doveroso cambio di marcia, e
implicitamente a pressare il presidente della Regione a
rimediare, in tempi ormai improrogabili, alle dimissioni dell'ex
assessore alla sanità Vladimir Kosic dello scorso novembre, che
da allora ha assunto l'incarico ad interim.
"È inaccettabile che a distanza di più di 3 mesi l'assessorato
alla sanità resti ancora in balia di sé stesso e del senso di
disorientamento di questa maggioranza - continua Agnola -
soprattutto in questa fase così delicata di riforma dell'assetto
sanitario. L'iniziativa è clamorosa per i contenuti e per le
firme che accompagnano il documento e risente del clima che si è
creato a seguito dell'assunzione di un interim che poteva essere
accettato come una fase transitoria brevissima e che invece pare
il presidente intenda mantenere fino a fine legislatura".
"Come si fa - si chiede Agnola - ad annunciare una riforma
rivoluzionaria come quella dell'Azienda unica e poi lasciare la
complessa macchina sanitaria e i territori senza l'interlocuzione
politica? L'esito è sotto gli occhi di tutti: movimenti
territoriali autoreferenziali, assenza di direttive di fondo,
agenda bloccata e direzioni sanitarie e ospedaliere che
brancolano nel buio. Solo la fine dell'interim, con la delega a
un altro componente della Giunta o a un nuovo assessore, può
porre fine a questa situazione".
"Evidentemente - conclude Agnola - il vento delle elezioni del
2013 soffia già forte e condiziona in modo inaccettabile le
scelte politiche essenziali, come quella di affidare in mani
adeguate un assessorato decisivo per i cittadini e per le finanze
della nostra regione e lasciare al presidente il compito di
coordinare la politica regionale e soprattutto di recuperare il
rapporto con il Governo che al momento appare compromesso".