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Pdl: Marin, su riforma sanità nessuna fiducia al buio

19.04.2012
12:21
(ACON) Trieste, 19 apr - COM/AB - "Sulla bozza della riforma della sanità non concederò fiducia al buio al presidente Tondo e alla Giunta regionale, perché Gorizia non può essere incorporata a Trieste".

Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pdl Roberto Marin in merito alla bozza di riforma della sanità regionale resa nota in questi giorni dal presidente della Regione.

"La proposta di riforma - rileva Marin - ha sicuramente degli aspetti innovativi, finalizzati alla migliore gestione della sanità e a una maggiore razionalizzazione delle spese, in particolare nei settori amministrativi che poco hanno a che vedere con il servizio offerto ai cittadini. Si tratta naturalmente di una bozza e, come tale, anche per le stesse dichiarazioni del presidente in una riunione con il Gruppo regionale del Pdl di dieci giorni fa, aperta al dialogo costruttivo e a tutti i suggerimenti che si ritenessero necessari".

"Per quanto riguarda la sanità isontina, proprio nella prospettiva della riorganizzazione complessiva del Sistema sanitario regionale, ho depositato sei mesi fa assieme a un collega di Gruppo una proposta di legge in cui si prevede l'istituzione degli Ospedali riuniti di Monfalcone e Gorizia. Non discuto sull'area vasta nella quale, di fatto, siamo già inseriti, ma dissento dall'incorporazione di Gorizia su Trieste, sia per l'autonomia amministrativa che, in particolare, per il budget".

"Con la condivisione del Pdl della provincia di Gorizia - prosegue Marin - difenderò la proposta che abbiamo avanzato. Proposta che non è sicuramente strumentale, ma rispondente alle esigenze dei servizi sanitari della provincia isontina. È chiaro che non saremo mai, anche per una questione di risorse, centri come Cattinara e Udine, ma per molte specialità siamo già punti di attrazione extra-regionale".

"Se la bozza diventerà disegno di legge della Giunta - precisa Marin - per regolamento del Consiglio regionale dovrà essere istituito un Comitato ristretto in seno alla Commissione Sanità, in quanto, obbligatoriamente, dovrà essere analizzato assieme alla nostra proposta di legge".

"Sarà quella la sede e l'occasione - conclude - per un ampio e articolato dibattito che, ci auguriamo, porti a quanto da noi auspicato. Certo è che, personalmente, su questo tema non concederò fiducia al buio".