Pdl: Marin, su riforma sanità nessuna fiducia al buio
(ACON) Trieste, 19 apr - COM/AB - "Sulla bozza della riforma
della sanità non concederò fiducia al buio al presidente Tondo e
alla Giunta regionale, perché Gorizia non può essere incorporata
a Trieste".
Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pdl Roberto Marin in
merito alla bozza di riforma della sanità regionale resa nota in
questi giorni dal presidente della Regione.
"La proposta di riforma - rileva Marin - ha sicuramente degli
aspetti innovativi, finalizzati alla migliore gestione della
sanità e a una maggiore razionalizzazione delle spese, in
particolare nei settori amministrativi che poco hanno a che
vedere con il servizio offerto ai cittadini. Si tratta
naturalmente di una bozza e, come tale, anche per le stesse
dichiarazioni del presidente in una riunione con il Gruppo
regionale del Pdl di dieci giorni fa, aperta al dialogo
costruttivo e a tutti i suggerimenti che si ritenessero
necessari".
"Per quanto riguarda la sanità isontina, proprio nella
prospettiva della riorganizzazione complessiva del Sistema
sanitario regionale, ho depositato sei mesi fa assieme a un
collega di Gruppo una proposta di legge in cui si prevede
l'istituzione degli Ospedali riuniti di Monfalcone e Gorizia. Non
discuto sull'area vasta nella quale, di fatto, siamo già
inseriti, ma dissento dall'incorporazione di Gorizia su Trieste,
sia per l'autonomia amministrativa che, in particolare, per il
budget".
"Con la condivisione del Pdl della provincia di Gorizia -
prosegue Marin - difenderò la proposta che abbiamo avanzato.
Proposta che non è sicuramente strumentale, ma rispondente alle
esigenze dei servizi sanitari della provincia isontina. È chiaro
che non saremo mai, anche per una questione di risorse, centri
come Cattinara e Udine, ma per molte specialità siamo già punti
di attrazione extra-regionale".
"Se la bozza diventerà disegno di legge della Giunta - precisa
Marin - per regolamento del Consiglio regionale dovrà essere
istituito un Comitato ristretto in seno alla Commissione Sanità,
in quanto, obbligatoriamente, dovrà essere analizzato assieme
alla nostra proposta di legge".
"Sarà quella la sede e l'occasione - conclude - per un ampio e
articolato dibattito che, ci auguriamo, porti a quanto da noi
auspicato. Certo è che, personalmente, su questo tema non
concederò fiducia al buio".