VI Comm: sì norme volontariato, promozione sociale, associazionismo
(ACON) Trieste, 21 giu - MPB - Approvato a maggioranza dalla VI
Commissione consiliare - presieduta da Piero Camber (Pdl),
presente ai lavori l'assessore Roberto Molinaro - il testo
unificato dei tre provvedimenti di legge presentati sul
volontariato, la promozione sociale e l'associazionismo. I sì
sono quelli del Pdl, dell'UDC e del Partito Pensionati, mentre
l'opposizione (PD, Cittadini-Libertà Civica e SA) hanno votato
contro, come anticipato nelle dichiarazioni di voto.
Relatori per l'Aula lo stesso Camber e Edoardo Sasco (UDC) per la
maggioranza; Roberto Antonaz (SA-PRC) e Paolo Menis (PD) per la
minoranza.
La Commissione aveva già approvato in una precedente riunione i
primi 27 articoli raggruppati in 3 Capi trattando, inizialmente
il valore e l'attività del volontariato, istituendo il Registro
generale del volontariato organizzato, prevedendo un Comitato
regionale e un'Assemblea regionale delle organizzazioni di
volontariato, intervenendo sulla formazione dei volontari e sui
contributi alle loro organizzazioni anche attraverso un apposito
Fondo, promuovendo i tavoli di rete ovvero forme organizzative di
carattere tecnico e considerando il livello internazionale del
volontariato. Successivamente il progetto di legge riconosce il
valore della promozione sociale; istituisce il Registro, il
Comitato e l'Assemblea regionali delle associazioni di promozione
sociale; anche qui non dimentica la formazione e l'aggiornamento
degli aderenti, nonché i relativi contributi e lo specifico Fondo.
I lavori odierni sono ripresi dal Capo riguardante la previsione
per la promozione, il riconoscimento e lo sviluppo
dell'associazionismo.
Fra le novità introdotte, tutte di iniziativa della Giunta e
accolte a maggioranza (salvo un paio di emendamenti formali
dell'opposizione a firma lunga, accolti all'unanimità), figurano
alcune norme comuni in materia di volontariato e promozione
sociale con l'istituzione del relativo Fondo di rotazione, la
previsione dell'attività di formazione e aggiornamento e di
convenzioni con il CSV (centro di servizio per il volontariato)
per finalità connesse con la promozione di entrambi i settori.
Con un emendamento riguardante le norme transitorie si mira ad
assicurare la continuità delle funzioni dell'attuale Comitato
regionale del volontariato sino alla naturale scadenza, dopo la
quale verrà costituito il nuovo. Si assicura, inoltre, la
continuità dei canali finanziari oggi attivi sino all'entrata in
vigore dei nuovi regolamenti previsti dal progetto di legge e si
pongono le condizioni perché le organizzazioni e le associazioni
iscritte negli attuali rispettivi Registri possano essere
inserite nei nuovi. Infine, rinviata al primo gennaio 2015
l'applicazione della norma che impone alle organizzazioni e
associazioni, ai fini dell'accesso ai contributi e alle previste
forme agevolative, l'obbligo della posta elettronica certificata.
Per il resto, diverse le modifiche di carattere tecnico e di
coordinamento.
Nelle dichiarazioni di voto Roberto Antonaz (SA-PRC), critico
sulla sintesi fatta dal Comitato ristretto e giudicata una
forzatura, si è detto convinto che la legge non darà risposte
concrete alle associazioni perché non tiene conto dei mutamenti
in atto e dei nuovi profili che il volontariato sta assumendo,
sempre più impegnato nel sociale, assistenza, nuove povertà,
immigrazione, mutualità.
Unica innovazione condivisibile il Fondo di rotazione, per Paolo
Menis (PD) critico sul numero di Comitati, Assemblee e Registri
previsti che, a suo dire, ingabbiano e rendono più burocratica la
norma riducendola a una forma di lavoro fra associazioni che
operano nello stesso ambito, senza sviluppare la sussidiarietà
orizzontale e non aiutando le associazioni a esprimere la loro
progettualità. Un'occasione persa di cogliere le potenzialità del
volontariato e che delude la lunga attesa del provvedimento.
Occasione mancata anche per Piero Colussi (Cittadini-Libertà
Civica) secondo il quale dopo un anno di iter si poteva trovare
una sintesi capace di accogliere le filosofie delle 3 diverse
proposte di legge. Le vere riforme sono quelle che si fanno
insieme, ha sottolineato esprimendo delusione e ritenendo sia
mancato il coraggio di pensare che il volontariato potesse fare
un salto di qualità, specie in tema di autonomia, che potesse
cioè aspirare a una gestione svincolata dall'istituzione.
Positivi invece i giudizi e le valutazioni degli esponenti della
maggioranza. Edoardo Sasco (UDC), ricordando l'approvazione
raccolta dal provvedimento nell'ambito delle audizioni, ha
auspicato che in Aula si possano trovare i margini di
ragionamento per superare i nodi evidenziati. Soddisfatto Camber
che, ricordando il contributo delle oltre 100 audizioni, ha
sottolineato come il provvedimento dia soddisfazione alla
stragrande maggioranza delle associazioni e ha evidenziato la
positiva novità del Fondo di rotazione.
(immagini tv)