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VI Comm: sì norme volontariato, promozione sociale, associazionismo

21.06.2012
14:35
(ACON) Trieste, 21 giu - MPB - Approvato a maggioranza dalla VI Commissione consiliare - presieduta da Piero Camber (Pdl), presente ai lavori l'assessore Roberto Molinaro - il testo unificato dei tre provvedimenti di legge presentati sul volontariato, la promozione sociale e l'associazionismo. I sì sono quelli del Pdl, dell'UDC e del Partito Pensionati, mentre l'opposizione (PD, Cittadini-Libertà Civica e SA) hanno votato contro, come anticipato nelle dichiarazioni di voto.

Relatori per l'Aula lo stesso Camber e Edoardo Sasco (UDC) per la maggioranza; Roberto Antonaz (SA-PRC) e Paolo Menis (PD) per la minoranza.

La Commissione aveva già approvato in una precedente riunione i primi 27 articoli raggruppati in 3 Capi trattando, inizialmente il valore e l'attività del volontariato, istituendo il Registro generale del volontariato organizzato, prevedendo un Comitato regionale e un'Assemblea regionale delle organizzazioni di volontariato, intervenendo sulla formazione dei volontari e sui contributi alle loro organizzazioni anche attraverso un apposito Fondo, promuovendo i tavoli di rete ovvero forme organizzative di carattere tecnico e considerando il livello internazionale del volontariato. Successivamente il progetto di legge riconosce il valore della promozione sociale; istituisce il Registro, il Comitato e l'Assemblea regionali delle associazioni di promozione sociale; anche qui non dimentica la formazione e l'aggiornamento degli aderenti, nonché i relativi contributi e lo specifico Fondo.

I lavori odierni sono ripresi dal Capo riguardante la previsione per la promozione, il riconoscimento e lo sviluppo dell'associazionismo.

Fra le novità introdotte, tutte di iniziativa della Giunta e accolte a maggioranza (salvo un paio di emendamenti formali dell'opposizione a firma lunga, accolti all'unanimità), figurano alcune norme comuni in materia di volontariato e promozione sociale con l'istituzione del relativo Fondo di rotazione, la previsione dell'attività di formazione e aggiornamento e di convenzioni con il CSV (centro di servizio per il volontariato) per finalità connesse con la promozione di entrambi i settori.

Con un emendamento riguardante le norme transitorie si mira ad assicurare la continuità delle funzioni dell'attuale Comitato regionale del volontariato sino alla naturale scadenza, dopo la quale verrà costituito il nuovo. Si assicura, inoltre, la continuità dei canali finanziari oggi attivi sino all'entrata in vigore dei nuovi regolamenti previsti dal progetto di legge e si pongono le condizioni perché le organizzazioni e le associazioni iscritte negli attuali rispettivi Registri possano essere inserite nei nuovi. Infine, rinviata al primo gennaio 2015 l'applicazione della norma che impone alle organizzazioni e associazioni, ai fini dell'accesso ai contributi e alle previste forme agevolative, l'obbligo della posta elettronica certificata.

Per il resto, diverse le modifiche di carattere tecnico e di coordinamento. Nelle dichiarazioni di voto Roberto Antonaz (SA-PRC), critico sulla sintesi fatta dal Comitato ristretto e giudicata una forzatura, si è detto convinto che la legge non darà risposte concrete alle associazioni perché non tiene conto dei mutamenti in atto e dei nuovi profili che il volontariato sta assumendo, sempre più impegnato nel sociale, assistenza, nuove povertà, immigrazione, mutualità.

Unica innovazione condivisibile il Fondo di rotazione, per Paolo Menis (PD) critico sul numero di Comitati, Assemblee e Registri previsti che, a suo dire, ingabbiano e rendono più burocratica la norma riducendola a una forma di lavoro fra associazioni che operano nello stesso ambito, senza sviluppare la sussidiarietà orizzontale e non aiutando le associazioni a esprimere la loro progettualità. Un'occasione persa di cogliere le potenzialità del volontariato e che delude la lunga attesa del provvedimento.

Occasione mancata anche per Piero Colussi (Cittadini-Libertà Civica) secondo il quale dopo un anno di iter si poteva trovare una sintesi capace di accogliere le filosofie delle 3 diverse proposte di legge. Le vere riforme sono quelle che si fanno insieme, ha sottolineato esprimendo delusione e ritenendo sia mancato il coraggio di pensare che il volontariato potesse fare un salto di qualità, specie in tema di autonomia, che potesse cioè aspirare a una gestione svincolata dall'istituzione.

Positivi invece i giudizi e le valutazioni degli esponenti della maggioranza. Edoardo Sasco (UDC), ricordando l'approvazione raccolta dal provvedimento nell'ambito delle audizioni, ha auspicato che in Aula si possano trovare i margini di ragionamento per superare i nodi evidenziati. Soddisfatto Camber che, ricordando il contributo delle oltre 100 audizioni, ha sottolineato come il provvedimento dia soddisfazione alla stragrande maggioranza delle associazioni e ha evidenziato la positiva novità del Fondo di rotazione.

(immagini tv)