CR: variazioni bilancio, relatori di maggioranza (3)
(ACON) Trieste, 26 giu - RC - "Una variazione in linea con la
legge finanziaria in vigore e in coerenza con le scelte già
effettuate". È la definizione di Roberto Asquini (Misto) al
disegno di legge sull'assestamento di bilancio, di cui è uno dei
quattro relatori di maggioranza.
In particolare - ha reso noto Asquini - si ripartiscono risorse
reperite con aggiustamenti ed economie, e si coglie l'occasione
per stimolare la produzione in un periodo in cui ce n'è
particolare bisogno. Beneficiaria della norma è sicuramente
l'edilizia, con stanziamenti sia per gli acquisti della casa sia
per la ristrutturazione energetica, ma non mancano sostenuti
investimenti nei settori sociale, ambientale, della mobilità. In
Aula sarà necessario intervenire ulteriormente in alcuni ambiti,
con particolare attenzione al comparto dei contributi carburante,
tuttora in attesa di uno stanziamento da Roma per il
rafforzamento della misura. Il lavoro si qui svolto ha permesso
di elaborare una norma decisamente positiva, inserita nel
percorso strategico degli ultimi anni.
"Avremo la possibilità di liberare ulteriori risorse da
ridistribuire sul territorio per aiutare lo sviluppo
economico-sociale, gli investimenti, la cultura e in generale per
sostenere maggiormente quei settori che si sono sentiti un po'
orfani di attenzione". Questo, invece, il commento del secondo
relatore di maggioranza, Paride Cargnelutti (Pdl).
La sua speranza è che la manovra, grazie all'adeguatezza degli
strumenti attivati, contribuisca ad alleviare la crisi economica
di cui soffre anche il Friuli Venezia Giulia. L'obiettivo - ha
detto Cargenlutti - rimane quello di presentare una buona manovra
di contrasto all'attuale grave fase recessiva dell'economia con
la diligenza del buon padre di famiglia e con le risorse a
disposizione, che sappiamo bene non essere infinite. Vista la
grave congiuntura economica nazionale ed europea che stiamo
attraversando, si confida in una responsabile e approfondita
discussione in Aula e la conseguente rapida approvazione della
manovra.
"L'impegno di questa manovra di assestamento nasce da una
virtuosità che ci ha permesso di avere risorse disponibili - e
non poche - in questa stagione di sacrifici. Risorse che
riteniamo di aver diretto verso priorità di cui il territorio
aveva necessità, non tralasciando nessuno". A pensarla così, la
relatrice di maggioranza Mara Piccin (LN).
Vista la situazione di grave crisi - è il punto di partenza anche
della Piccin - la Regione, con una scelta equilibrata, ha deciso
di allocare le risorse in interventi strategici di sviluppo,
senza dimenticare il welfare (lavoro, giovani e pensionati) e i
settori più penalizzati dal contesto socio-economico. Si tratta
di una manovra non priva di strategia, che risponde al voler
promuovere una spesa regionale volta a rimettere in moto
l'economia, sostenendo le imprese, finanziando lavori
immediatamente cantierabili, dando la possibilità di spesa ai
cittadini per lavori nelle abitazioni private che coinvolgono
artigiani e piccole aziende. La solidarietà sociale è l'altro
versante sul quale rimaniamo impegnati con lavoro e occupazione.
Una manovra importante e ricca per la cifra, in un momento in cui
l'autonomia della nostra Regione è minata da uno Stato sempre più
centralista.
"Si parla di crisi economica, finanziaria, occupazionale, della
mancanza di prospettive certe. Disporre di una discreta quantità
di risorse finanziarie libere, nonostante la crisi, ci permette
di aggiustare in corsa i conti di questa Regione che, al momento,
dimostrano di tenere e di essere in un discreto equilibrio". Così
l'ultimo dei relatori di maggioranza, Maurizio Salvador (UDC).
Il consigliere ha fatto presente che già dalla prossima
Finanziaria si registreranno minori entrate di compartecipazioni
Irpef e Iva, in presenza di una generale contrazione
dell'economia. A questa diminuzione, va aggiunta la doverosa
compartecipazione ai sacrifici richiesti dal Governo. Due segnali
negativi, questi, che ci chiameranno a una maggiore
responsabilità, nell'intento di garantire ai cittadini almeno i
servizi indispensabili, senza dover ricorrere a drastici tagli in
settori quali la sanità, le autonomie locali e i trasporti.
Parallele al bilancio, la riorganizzazione dell'Amministrazione
regionale, la soppressione di enti, la riforma sanitaria, la
riduzione della spesa pubblica. Non si potranno più aggiungere
nuovi stanziamenti di spesa a quelli degli esercizi precedenti,
ma si dovrà dismettere una quantità di spesa per poter introdurre
nuovi interventi.
(foto, immagini tv)
(segue)