PD: Moretton, sì a terza corsia senza ipotecare sistema Regione
(ACON) Trieste, 29 giu - COM/AB -La situazione della terza
corsia è diventata così ingarbugliata che c'è davvero da
preoccuparsi. I problemi, infatti, nascono sin dall'inizio di
questa legislatura proprio in virtù della spregiudicatezza con
cui si è voluto affrontare un tema che invece avrebbe richiesto
maggiore oculatezza e responsabilità.
Ed è stata proprio la volontà di aumentare a dismisura il costo
dell'opera, modificando il piano finanziario del 2007, lasciato
in eredità dal centrosinistra, a determinare il primo vero
ostacolo per la rapida realizzazione della terza corsia.
L'analisi è del capogruppo del PD in Consiglio regionale
Gianfranco Moretton, che la completa e la precisa.
Da allora a oggi, i tempi sono aumentati a dismisura (quattro
anni trascorsi inutilmente), con costi lievitati e saliti alle
stelle, con l'impossibilità di non correre alti rischi di
approvvigionamento degli indispensabili denari, accompagnato
anche dal rischio default. Se a ciò si aggiunge una gestione
commissariale marcatamente inadeguata per il tipo di struttura
adottata, priva di alcuna dotazione finanziaria reale, a cui si
aggiunge la cocciutaggine di non chiedere finanziamenti ad ANAS e
Governo nazionale, il prodotto che ne esce è un pasticcio
colossale.
Ora, quasi a fine legislatura, tutti i nodi vengono al pettine,
sia quelli finanziari sia quelli politici. Finalmente, alcuni
partiti della maggioranza hanno cominciato a dubitare sulla
fattibilità dell'operazione, preoccupandosi anche delle sorti
delle partecipate regionali e del bilancio della Regione stessa.
Infatti, dover pensare alla contrazione di un mutuo di due
miliardi di euro, oltre alla spesa già impegnata di 650 milioni
di euro, fa venire il panico al solo pensiero di dover ipotecare
il sistema Regione, vincolando il suo bilancio per i prossimi
vent'anni.
È però ancora possibile evitare errori irreparabili: basterebbe
che il Consiglio regionale approvasse anche la norma che assicura
la garanzia per ulteriori 150 milioni finalizzati a coprire
esuberi di spesa (peraltro già certi), tenendo inoltre conto
eventuali minori entrate (visti i venti di crisi che
imperversano) derivanti da un pedaggio che, ricordiamolo, sarà
raddoppiato.
A partire dal gruppo PD, tutti vogliamo la terza corsia dell'A4,
ma nessuno vuole che la risultanza di una gestione che si è
dimostrata dissennata ricada negativamente sul futuro di questa
Regione. Bisogna rivedere l'impostazione fin qui data, attraverso
la stesura di un nuovo e diverso piano operativo. Su tali nuove
basi non verrà senz'altro meno la disponibilità a dare, qualora
ci fosse richiesto, tutto il supporto che si renda necessario,
nonostante nel passato le nostre grida d'allarme siano rimaste
inascoltate a causa della sorda maggioranza che governa la
Regione.