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PD-Ssk: Gabrovec, stabilizzare subito area risorgive del Timavo

06.07.2012
11:38
(ACON) Trieste, 6 lug - COM/AB - Non c'è più tempo da perdere, la Protezione civile intervenga con assoluta urgenza per stabilizzare l'area delle risorgive del Timavo.

È quanto chiede il consigliere regionale del PD-Slovenska skupnost Igor Gabrovec, interessato da un gruppo di residenti di San Giovanni del Timavo e a sostegno di una precisa segnalazione inviata dal sindaco di Duino-Aursina Vladimir Kukanja alla direzione di Palmanova già alcune settimane fa.

"I primi segni di cedimento risalgono già ad alcuni mesi fa e oggi la situazione sta diventando più che critica. A fine 2010 la stessa area era interessata da un'importante intervento di bonifica dagli ordigni militari, non a caso denominata 'operazione bombe', che ha riportato alla luce tonnellate di ordigni inesplosi risalenti alla seconda guerra mondiale".

"I lavori, i macchinari e il materiale scavato - sottolinea Gabrovec - hanno con tutta probabilità esercitato una pressione straordinaria sul tratto dell'argine interessato, provocando quasi un effetto trascinamento di alcune decine di metri di banchina di contenimento in cemento".

Il consigliere regionale della Slovenska skupnost ricorda quanto è già stato accertato dall'Amministrazione comunale nel corso di un sopralluogo, e come la caduta dei sostegni di fondazione della sponda est del terzo ramo stia pregiudicando la stabilità della strada pubblica adiacente, nonché la sicurezza degli impianti di captazione idrica di riserva della società Acegas che gestisce il rifornimento idrico di Trieste.

"Ci sono quindi tutti gli elementi necessari a far sì che l'intervento preveda un iter velocissimo. Bisogna innanzitutto evitare che il processo di erosione dell'argine sprovvisto ora di qualsiasi protezione proceda fino a intaccare la strada comunale, provocando poi danni alle attività agricole legate ai fondi adiacenti. Basti pensare - conclude Gabrovec - alle conseguenze che potrebbero verificarsi nel caso di abbondanti precipitazioni, che in ogni caso statisticamente non si potranno evitare oltre il periodo estivo".