News


IdV:Corazza, limitare emissioni inquinanti impianti biomasse

10.07.2012
18:14
(ACON) Trieste, 10 lug - COM/MPB - Il capogruppo di Italia dei Valori in Consiglio regionale evidenzia che in V Commissione, impegnata a esaminare il ddl su energia e distribuzione carburanti, è stata accolta la richiesta di IdV di istituire un comitato ristretto per analizzare le memorie raccolte durante le audizioni della IV Commissione e le novità introdotte dalla normativa nazionale "V Conto energia" appena approvata.

"Il comitato ristretto - sottolinea Corazza - potrà così valutare anche i dati regionali in merito al fabbisogno energetico visto che il piano regionale è "aggiornato" al 2007. Pare assurdo ma sull'energia si vuole legiferare "al buio". In particolare bisogna studiare a fondo - sostiene il consigliere - la questione degli impianti a biomassa che prevedono la combustione. Questi impianti, se da una parte vanno nella direzione dettata dall'Unione europea con la strategia "Europa 2020", contribuendo a portare all'obiettivo del 17% l'energia prodotta da fonti alternative, dall'altra finiscono però per avere un impatto negativo sull'ambiente. Provocano infatti un peggioramento dell'inquinamento atmosferico a causa della produzione di particolato (nel caso della combustione di cippati) o di CO2 (nel caso della combustione di biogas)".

Secondo il capogruppo dell'Idv "questi impianti rischiano inoltre di diventare cattedrali nel deserto quando vanno a esaurirsi gli incentivi statali".

"Oggi gli incentivi - attacca Corazza - drogano il mercato e uccidono l'agricoltura. I produttori locali, per esempio, vengono spinti a bruciare il loro mais, importando invece dall'estero quello per uso alimentare".

Necessaria quindi una visione di prospettiva.

"Questi impianti non andrebbero autorizzati se non hanno un piano finanziario che dimostri la loro capacità di sostenersi anche dopo la fine degli incentivi. La legge nazionale è manchevole e limitata in questo senso, ma noi, come Regione - conclude il consigliere - dovremo valutare cosa abbiamo il potere di fare da un punto di vista legislativo per tutelare al massimo la collettività, la salute pubblica e l'ambiente da speculazioni finanziarie pagate dalle tasche dei cittadini".