Pdl/LN: Marin e Piccin, nuove norme per la caccia
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/RC - La modifica alla legge
regionale n. 14 del 2007 in materia di caccia, approvata
dall'Aula nell'ambito della legge comunitaria - rilevano Roberto
Marin (Pdl) e Mara Piccin (LN) - consiste innanzitutto sui tempi
fissati per le procedure dei provvedimenti di deroga e sui
soggetti preposti ai pareri e all'attuazione. Si è, quindi,
definito che entro 30 giorni dall'inizio della stagione venatoria
la Giunta regionale, previo parere del Comitato faunistico
regionale, adotti il provvedimento di deroga.
Chiaramente - proseguono i due proponenti l'emendamento - il
tutto deve essere conforme alla direttiva comunitaria e alla
legge nazionale, per le quali dette deroghe non possono essere
attivate per le specie per le quali sia stata accertata una
diminuzione della consistenza numerica durante il periodo di
nidificazione degli uccelli, o durante la fase di migrazione per
il ritorno degli stessi al luogo di nidificazione, fatta salva
l'attività di controllo di specie alloctone. Il termine per la
conclusione del procedimento viene fissato in 30 giorni.
I soggetti autorizzati ai sensi di queste nuove disposizioni -
aggiungono Marin e Piccin - sono i cacciatori iscritti nelle
riserve di caccia e nelle aziende faunistiche e venatorie della
regione che risultino in possesso, oltre che della licenza di
caccia, anche delle apposite schede di monitoraggio e di
abilitazione specifica.
Con un successivo emendamento, Marin e Piccin hanno ottenuto il
regime di deroga previsto sempre dalla direttiva 147/2009/CE,
specificando che si applica secondo quanto previsto dagli
allegati della direttiva stessa e da un nuovo allegato
riguardante specie nocive di nuova istituzione. La novità
rilevante è che si autorizzerà, nel rispetto di condizioni
applicative e di controllo assai rigide, il prelievo per limitare
i danni alla coltura delle specie: storno, tortora dal collare e
cormorano. Tale prelievo sarà consentito per un periodo massimo
di 45 giorni nell'arco della stagione venatoria.
Il provvedimento di deroga, qualora ne sussitano le condizioni -
concludono i due consiglieri - dovrà individuare le motivazioni
del prelievo, il carniere giornaliero per ogni singolo
cacciatore, l'arco temporale e il numero massimo di capi
prelevabile a livello regionale.