PD: Brussa, su futuro Province decida il Consiglio regionale
(ACON) Trieste, 13 ago - COM/RC - "In questi giorni, molti
esponenti politici di Gorizia hanno assunto posizione in merito a
quale fine dovrà fare la loro Provincia. Se dovrà, cioè, essere
accorpata a Udine, a Trieste o addirittura se sarebbe meglio
cancellare non solo la Provincia di Gorizia, ma tutte le
Province. Il presidente Renzo Tondo - è il commento di Franco
Brussa - è di questo ultimo avviso, anche perché si trova alla
vigilia della sua ricandidatura a presidente della Regione e
probabilmente non riuscirebbe a reggere gli scontenti di Gorizia
e Pordenone, le due Province che attualmente, secondo la
decisione del Governo Monti, dovrebbero sparire".
Il consigliere regionale del PD fa, poi, tre considerazioni:
"Innanzitutto ritengo giusto che a decidere sul futuro degli enti
intermedi (le Province) debba essere il Consiglio regionale e non
il Consiglio delle Autonomie locali, essendo noi una Regione a
Statuto speciale con potestà legislativa sugli enti locali,
Province comprese.
"La storia della Provincia di Gorizia, poi, è lunga e articolata,
e stabilire oggi quale sia l'appartenenza storico-culturale di
queste terre, quale elemento per scegliere se andare con Udine o
Trieste, lo trovo complicato, anche perché proprio la storia
della Provincia isontina ha visto, di volta in volta,
l'appartenenza dei suoi abitanti a una maggioranza slovena,
friulana, italiana, mista. È probabile che la scelta migliore
possa essere indirizzata verso Trieste, con la quale potrebbe
condividere, ampliandole, diverse realtà che sul piano economico
potrebbero portare nuovo sviluppo: due porti, due autoporti, un
aeroporto, una ferrovia che va verso Est, tante realtà culturali
e scientifiche, l'Università e tutto sommato una storia che
accomuna.
"Da ultimo, consultare la popolazione può essere sicuramente un
atto democratico anche se, per la diversa composizione della
stessa, il responso che emergerebbe potrebbe essere contrapposto
se riferito alla realtà della sinistra Isonzo, piuttosto che a
quella della destra Isonzo. Direi, allora, che un eventuale
referendum dovrebbe avere solo un valore consultivo per le
decisioni da prendere".
Infine, per Brussa non è il caso di proporre Monfalcone o
Gradisca quale capoluogo della futura Provincia perchè non è su
questo che si può giocare il senso di una scelta cui sono
chiamati con responsabilità i consiglieri regionali.