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PD:Menis,Promotur-Sella Nevea,scelte sbagliate penalizzano turismo

12.09.2012
16:51
(ACON) Trieste, 12 set - COM/MPB - Si allarga il fronte politico delle polemiche sollevate dalla decisione di Promotur di chiudere la telecabina del Canine il consigliere regionale del PD Paolo Menis deposita un'interrogazione con la quale chiede "il coinvolgimento dell'assessore al Turismo per approfondire l'opportunità di questa scelta e, più in generale, le strategie di sviluppo e promozione turistica della montagna messe in atto dalla struttura guidata da Stefano Mazzolini".

"Nel caso specifico - scrive Menis nel provvedimento - stupisce leggere che la motivazione di una decisione che ha scontentato amministratori, operatori del territorio e turisti sia stata la scarsa presenza di quest'ultimi nelle strutture alberghiere della zona. Chi si occupa di turismo dovrebbe ben sapere - come confermano anche gli ultimi dati diffusi proprio ieri dall'ANAS - che le abitudini degli italiani, a causa della crisi, sono cambiate e per le ferie si è scelto il pendolarismo. Esistono dunque molti più potenziali utilizzatori della telecabina, in particolare escursionisti o famiglie, che avrebbero potuto approfittare di quest'opportunità anche per una singola giornata di svago tra le attrazioni del Canin.

"In ogni caso tutto si può dire meno che si tratti di una polemica inutile ed inconsistente - precisa Menis.

"Al contrario - afferma il consigliere - la definirei quanto mai necessaria in considerazione del ruolo e della situazione in cui essa si svolge. Giova ricordare - puntualizza il democratico - che i suoi protagonisti sono la telecabina di Sella Nevea - struttura nuovissima, costata oltre 15 milioni di euro pubblici - e l'agenzia Promotur, il cui deficit, pari a 14 milioni di euro, è stato ripianato nel corso dell'ultimo assestamento di bilancio regionale sempre con soldi dei cittadini. Elementi che rendono assai opportuno che i consiglieri regionali chiedano chiarezza sull'accaduto, possibilmente in tempi brevi.

"Più in generale il funzionamento di un'infrastruttura turistica, soprattutto se sovvenzionata con dei soldi pubblici, sarebbe sempre da preferire rispetto alla sua inattività, nell'ottica di fornire un servizio ai cittadini - conclude l'esponente PD - e credo che il contenimento dei costi vada ricercato in altre soluzioni, interne alla gestione dell'Agenzia.