UDC: Venier Romano, insegnamento educazione civica nelle scuole
(ACON) Trieste, 27 set - COM/AB - I diffusi deficit di
conoscenza sulle attività istituzionali da parte dei giovani che
concludono gli studi superiori e la competenza della Regione
nell'organizzazione della rete scolastica, con spazi di autonomia
nella definizione dei programmi, hanno spinto il consigliere
regionale dell'UDC Giorgio Venier Romano a chiedere all'assessore
Molinaro, attraverso un'interrogazione, se sia stato inserito
l'insegnamento della materia denominata "Educazione alla
cittadinanza attiva" o, con terminologia comunitaria,
"Cittadinanza e costituzione", all'interno dei corsi di studio
degli istituti scolastici secondari inferiori e superiori e, ove
ciò sia avvenuto, quali siano state le modalità adottate.
Molinaro ha evidenziato che l'insegnamento di "Cittadinanza e
Costituzione" è stato inserito a pieno titolo nei piani di studio
e nelle indicazioni nazionali per il percorso scolastico, come
previsto dalla legge n. 169/2008. Pur in un quadro normativo di
riferimento che assegna allo Stato la competenza in materia di
definizione delle indicazioni per i percorsi scolastici, la
Regione ha avviato da qualche anno un piano di supporto
all'offerta formativa delle scuole con l'intento di sostenere la
progettualità degli istituti, nel rispetto dell'autonomia
scolastica.
Venier-Romano, soddisfatto della risposta, si è detto convinto
che l'educazione civica che un tempo si studiava nelle scuole
italiane possa essere realmente utile alla formazione dei
cittadini di domani, con una valorizzazione del ruolo educativo
proprio della scuola, che deve accompagnare quello più
propriamente rivolto all'istruzione.
È essenziale che coloro che transitano dal mondo scolastico a
quello del lavoro conoscano le regole che disciplinano la vita
della comunità civile e del ruolo delle istituzioni.
"Mi fa impressione - ha concluso Venier-Romano - ascoltare alcuni
studenti di istituti superiori che confondono la Camera di
commercio con l'Associazione commercianti e che non sono consci
della differenza fra una legge e una delibera. Auspico pertanto
che l'assessore Molinaro prosegua sulla strada intrapresa, nel
rispetto del ruolo e delle competenze dell'Amministrazione
statale, ma valorizzando pienamente gli spazi di autonomia
riservati alla nostra Regione".