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PD: Menosso, riforma sanitaria monca e incompleta

09.10.2012
18:01
(ACON) Trieste, 9 ott - COM/AB - Nel corso della prima giornata di audizioni in III Commissione per la riforma sanitaria del presidente Tondo, che mira alle sole riduzioni delle Aziende sanitarie da sei a tre e dei distretti, gli Enti locali hanno manifestato forti perplessità, per non dire preoccupazione, sulla riduzione dei distretti e la non coincidenza tra ambito e distretto, ma soprattutto sul futuro incerto del ruolo dei Comuni nelle scelte aziendali e quindi del loro coinvolgimento nei processi di programmazione.

A evidenziarlo è Annamaria Menosso, consigliere regionale del PD, che registra come i vertici delle Aziende sanitarie e ospedaliere si siano concentrati sull'aspetto organizzativo, tralasciando e rimandando di proposito a una fase successiva l'elaborazione dei piani settoriali (materno infantile, riabilitazione), piani che costituiscono l'obiettivo finale di una qualsivoglia riforma.

Tutto ciò rende evidente - conclude Menosso - che si tratta di una riforma monca, incompleta. L'assetto complessivo del Sistema sanitario regionale, il suo sistema di governo e il delicato aspetto della rete ospedaliera (la cui ultima riforma risale al 1995), non rientrano nella riforma Tondo. Sembra difficile chiamarla riforma, e dopo cinque anni di governo si poteva fare qualcosa di più e meglio.