IV Comm: parere favorevole progetto Piano sviluppo territorio
(ACON) Trieste, 17 ott - AB - Maggioranza e opposizione
nettamente divise sul progetto di Piano di governo del
territorio, che la IV Commissione del Consiglio regionale,
presieduta da Alessandro Colautti (Pdl), ha licenziato con un
parere positivo espresso da Pdl, LN, UDC e Gruppo Misto, mentre
PD, SA-SEL, Idv e Citt si sono dichiarati contrari.
Un progetto di Piano, come ha precisato l'assessore Riccardo
Riccardi, che è stato ampiamente presentato e dibattuto e che,
dopo il parere in IV Commissione, sarà adottato con delibera
dalla Giunta, alla quale seguiranno i 60 giorni previsti per la
formulazione delle osservazioni. Il Piano tornerà nuovamente in
IV Commissione e solo dopo la Giunta lo approverà in modo
definitivo.
Questo per rispondere subito a una delle osservazioni di Giorgio
Brandolin (PD), che aveva criticato la Giunta per l'accelerazione
che aveva impresso al documento, senza neppure tener conto del
parere negativo del CAL, il Consiglio delle Autonomie Locali,
organismo che, per le ricadute del Piano soprattutto sui Comuni,
avrebbe meritato ben altro e più marcato coinvolgimento.
Un Piano monco, non completamente formulato, aveva rincarato
Alessandro Corazza (Idv), fatto a scopo elettoralistico per
dimostrare di aver fatto qualcosa. Dare un parere su quanto
presentato significherebbe affidare una cambiale in bianco alla
Giunta, sperando che tutto vada per il verso giusto.
Anche per Stefano Pustetto (SA-SEL) le scelte contenute nel Piano
non dimostrano di esser fatte per la gente, e questa
accelerazione di fine legislatura rischia di creare più danni che
altro, con complicazioni, contestazioni, risultati negativi.
Anche in questo caso l'assessore Riccardi ha ribattuto che sono
vent'anni che se ne parla e l'unico fatto certo è che oggi siamo
governati da un Piano urbanistico datato 1978. È ampiamente
arrivato il tempo di decidere.
E a Mauro Travanut (PD), che aveva lamentato la mancanza di
scelte politiche sulle grandi questioni, vedi la priorità da dare
al Corrodoio V o a quello Adriatico/Baltico, Riccardi ha detto
che il tema di fondo che accomuna questa scelta è quello della
portualità dell'Alto Adriatico, che poi alimenta l'intero
sistema. I due Corridoi, in realtà, dovrebbero muoversi alla
stessa velocità, pur partendo da condizioni diverse.
Infine a Gianfranco Moretton, capogruppo del PD, che riteneva
gravissimo il no del CAL, quindi dei sindaci che saranno poi
coloro che andranno a gestire il territorio, e ancor più grave
che Giunta e maggioranza non ne avessero tenuto conto con un
atteggiamento politicamente non tollerabile, ha poi risposto
Alessandro Colautti, precisando che con questo Piano si avvia un
percorso assolutamente nuovo, anche dal punto di vista culturale,
che porta con sé un'idea di sviluppo che non appartiene solo alla
maggioranza, ma a tutti. Un Piano per voltare finalmente pagina.
Il parere della Commissione è accompagnato da una serie di
puntuali osservazioni che raccolgono sia quanto emerso nel corso
delle audizioni che le posizioni espresse dai consiglieri.
(immagini tv)