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Pdl: Novelli, minima IMU per edilizia residenziale pubblica

17.10.2012
15:34
(ACON) Trieste, 17 ott - COM/AB - "Attivare tutti le iniziative possibili per il contenimento, da parte dei Comuni, dell'aliquota IMU sugli alloggi di edilizia residenziale pubblica regolarmente assegnati, per evitare un incremento dei canoni o un taglio delle risorse destinate ai servizi e alle manutenzioni".

A chiederlo, il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli in un'interpellanza presentata al presidente della Regione Renzo Tondo e all'assessore ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi.

"Con l'entrata in vigore del decreto Monti (legge 214/2011) - rileva Novelli - l'applicazione dell'Imposta Municipale Unica sugli immobili (IMU) è stata anticipata all'esercizio 2012 con un'aliquota base dello 0,76% e con la facoltà dei Comuni di modificarla in aumento o diminuzione dello 0,3%. Di questo 0,76% allo Stato sarebbe stata riservata una quota pari allo 0,38%. Con successivo provvedimento lo Stato ha rinunciato alla quota di sua spettanza".

"Indubbiamente questa modifica (come si evince anche da un'analoga interpellanza presentata alla Camera) - prosegue l'esponente del Pdl - non può che essere finalizzata ad agevolare economicamente le ATER, alleggerendo il carico fiscale, altrimenti gli Enti si troverebbero costretti a riversarne il costo sull'utenza che, non dimentichiamo, è costituita prevalentemente da famiglie in condizioni di debolezza sociale che già risentono pesantemente della crisi economica, attraverso un incremento dei canoni, o un taglio delle risorse destinate ai servizi ed alle manutenzioni".

"Per questo, con una nota del 15 maggio scorso inviata a tutti i Comuni del territorio di sua competenza, l'ATER di Udine ha chiesto a questi ultimi di applicare, in sede di determinazione delle aliquote IMU, la riduzione massima prevista dalla legge, pari allo 0,3%. In questo modo l'aliquota applicabile, al netto della quota statale (0,38%) risulterebbe pari allo 0,08%. Una quota sostenibile, visto che l'importo complessivo dell'IMU per i singoli Comuni rappresenta un introito relativamente modesto, mentre per la sola ATER di Udine l'esborso complessivo inciderà sul bilancio per oltre 1 milione di euro; risorse che dovranno essere sottratte all'attività manutentiva di cui rappresentano quasi il 50%. In ogni caso sarebbe opportuno che i Comuni applicassero lo 0,38%, garantendo così all'Ater l'aliquota minima".

"Visto che il termine entro il quale i Comuni dovranno approvare i Regolamenti di determinazione delle aliquote IMU dovrebbero essere stati spostati al 31 ottobre - conclude Novelli - vi sarebbe ancora la possibilità per le Amministrazioni comunali di assumere una decisione in merito venendo incontro alle richieste delle ATER. Ed è necessario che la Giunta regionale intervenga in tal senso".