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PD: Menosso respinge critiche al PD su legge sanità

06.12.2012
18:39
(ACON) Trieste, 6 dic - COM/AB - Annamaria Menosso, consigliere regionale del PD, respinge al mittente le critiche giunte dai banchi del Pdl in merito alla legge di riforma del Sistema sanitario.

Non è possibile che il PD abbia fatto ostruzionismo in Aula - precisa Menosso - perché i tempi sono contingentati. Il tentativo di bloccare una riforma inutile il PD l'ha fatto in III Commissione non solo sfruttando le poche armi dell'opposizione (in Commissione non c'è contingentamento dei tempi), ma soprattutto sfruttando le innumerevoli fratture della maggioranza di centrodestra. Tali fratture hanno fatto sì - evidenzia l'esponente del PD - che la maggioranza abbia fatto mancare essa stessa il numero legale e infine, per sanare forti divergenze, la discussione in III Commissione non ha terminato l'analisi del testo e il disegno di legge è approdato in Aula.

Anche l'affermazione che il PD non avrebbe presentato proposte alternative non attiene al vero. Che i disegni di legge li presenti chi governa appare normale e doveroso, all'opposizione il compito di contrastare i provvedimenti che non condivide presentando, con appositi emendamenti, proposte alternative.

Il PD, sia in Commissione che in Aula, ha presentato numerosi e importanti emendamenti che, nel loro complesso, delineano per il settore sanitario un disegno omogeneo e chiaro: un governo della salute la cui responsabilità di indirizzo è in mano alla Regione che in questo compito è coadiuvata da un'ente tecnico. Le Aziende ospedaliere e territoriali che programmano le loro attività e i loro servizi seguendo una logica di Area vasta per ottimizzare le risorse e limitare al massimo i doppioni, gli sprechi e le inefficienze. Anche le Aziende sono supportate, nella loro azione di programmazione, da un ente tecnico. Una sanità vicina al cittadino e quindi con dei distretti, coincidenti con gli Ambiti (la riforma Tondo, in nome del finto risparmio, riduce i distretti). La partecipazione dei Comuni alle scelte di politica sanitaria.

Semplificare, per i nostri detrattori, significa non saper cogliere le sfaccettature innumerevoli e complesse del Sistema sanitario.