III Comm: petizione per riconoscimento tre malattie croniche
(ACON) Trieste, 9 gen - AB - Esaminata dalla III Commissione
del Consiglio regionale, presieduta da Giorgio Venier Romano, una
petizione, sostenuta da 2.103 firme, che chiede
all'Amministrazione regionale di assumere tutte le iniziative,
anche normative, per il riconoscimento di tre patologie croniche
- sindrome fibromialgica, sensibilità chimica multipla, sindrome
da fatica cronica - e per prevedere la parziale esenzione dal
pagamento del ticket e dei farmaci prescritti per la loro cura.
I contenuti della petizione sono stati illustrati da Filomena
Martone, dell'associazione che si è costituita per promuovere
l'informazione su queste tre patologie, assieme alla presidente
Giuliana Plani e ad alcune altre rappresentanti. Le tre malattie
croniche colpiscono in Italia tra il 2 e il 4 % della popolazione
e, a livello femminile, interessano dall'8 e al 10% delle donne,
ma non hanno oggi alcun riconoscimento, pur incidendo
pesantemente sulla vita e il lavoro di chi ne è affetto e che
rischia il licenziamento non essendo in grado di garantire la
continuità delle sue prestazioni. Vi è inoltre la necessità di
formare medici specializzati che sappiano informare i medici di
base affinché sappiano riconoscere i sintomi di queste patologie.
La fibromialgia è una sindrome dolorosa caratterizzata da dolori
muscolo-scheletrici diffusi, da astenia, disturbi del sonno e
dalla presenza di punti di dolorabilità. La sensibilità chimica
multipla è l'intolleranza a un dato ambiente e a una o più
sostanze chimiche. L'encefalomielite mialgica, più conosciuta
come sindrome da fatica cronica, si manifesta con spossatezza
costante, febbre e la presenza contemporanea di quattro o più
sintomi come memoria o concentrazione compromesse, mal di gola,
linfonodi cervicali o ascellari tesi, dolori muscolari o alle
articolazioni, mal di testa, sonno non ristoratore e malessere
post-sforzo.
Le Province di Trento e Bolzano, uniche in Italia, già da dieci
anni hanno cancellato il ticket. Vorremmo anche noi arrivare a
questo - hanno concluso - creando però un percorso formativo a
monte e la possibilità di avere in regione dei centri
specializzati per non costringere chi oggi soffre di queste
patologie a viaggi lunghi e faticosi in giro per l'Italia.
Il riconoscimento delle malattie cronico-invalidanti, è stato
fatto presente dai componenti della Commissione, è di competenza
del ministero della sanità. Quello che la Commissione può fare
subito è sensibilizzare l'assessore regionale competente affinché
si attivi a Roma per giungere a questo risultato. Nel frattempo
sarà comunque importante pensare a una campagna di
sensibilizzazione e di corretta informazione riguardo a queste
malattie, affinché chi ne è affetto non debba anche subire
l'indifferenza, l'ignoranza e le conseguenze negative che ne
derivano.
(foto, immagini tv)