PD: Lupieri, Osservatorio epidemiologico rimanda i dati
(ACON) Trieste, 21 feb - COM/AB - L'Osservatorio epidemiologico
ambientale, istituito con legge strumentale alla manovra di
bilancio 2008, 300.000 euro, aveva il compito di svolgere uno
studio per un programma triennale sugli aspetti epidemiologici
della valutazione dei danni alla salute derivanti da esposizione
a cancerogeni ambientali anche su base predittiva.
Ad agosto 2012 - evidenzia il consigliere regionale del PD Sergio
Lupieri - ho fatto richiesta che venissero presentati i dati.
In realtà, nella seduta congiunta delle Commissioni III e IV,
l'assessore alla sanità Luca Ciriani ha presentato unicamente un
sistema di lavoro caratterizzato da una metodologia di
georeferenziazione anagrafica della popolazione, innovativa in
quanto va a conoscere l'altezza, la longitudine e la latitudine
dell'88% delle residenze della popolazione del Friuli Venezia
Giulia, con la storia lavorativa degli abitanti, rimandando a un
momento successivo l'incrocio di questi dati con il registro dei
tumori.
In pratica, non è stato fornito a tutt'oggi uno studio che
incroci i dati salute/ambiente e che consenta quindi di
individuare zone a maggiore o minore rischio inquinamento sul
territorio regionale.
È stato annunciato che lo studio su Servola sarà presentato in
aprile e che comunque dai primi dati non risulta vi sia nessun
gruppo significativo per patologie tumorali nel rione di Servola.
Ma nulla è stato detto riguardo ai picchi degli sforamenti degli
inquinanti ambientali e alla loro corrispondenza con una maggiore
incidenza di malattie degenerative, cardiache e respiratorie sia
croniche che acute.
Ho ricordato - aggiunge Lupieri - come l'Organizzazione mondiale
della sanità ha definito la salute un "diritto umano
fondamentale" e "stato di completo benessere fisico, psichico e
sociale e non semplice assenza di malattia". Quindi devono essere
tenuti presenti i diversi fattori che incidono sulla salute dei
cittadini, tra i quali la stessa percezione del rischio che
influisce negativamente sullo stato di benessere psicofisico
delle persone, comportando un effetto sulla salute potenzialmente
sinergico con l'inquinamento.
Situazione questa che negli ultimi anni è estremamente peggiorata
presso l'abitato di Servola e le segnalazioni dei cittadini sono
in costante aumento, segno evidente di stress conseguente a un
sempre maggiore stato di allarme.