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PD: Lupieri, Osservatorio epidemiologico rimanda i dati

21.02.2013
18:16
(ACON) Trieste, 21 feb - COM/AB - L'Osservatorio epidemiologico ambientale, istituito con legge strumentale alla manovra di bilancio 2008, 300.000 euro, aveva il compito di svolgere uno studio per un programma triennale sugli aspetti epidemiologici della valutazione dei danni alla salute derivanti da esposizione a cancerogeni ambientali anche su base predittiva.

Ad agosto 2012 - evidenzia il consigliere regionale del PD Sergio Lupieri - ho fatto richiesta che venissero presentati i dati.

In realtà, nella seduta congiunta delle Commissioni III e IV, l'assessore alla sanità Luca Ciriani ha presentato unicamente un sistema di lavoro caratterizzato da una metodologia di georeferenziazione anagrafica della popolazione, innovativa in quanto va a conoscere l'altezza, la longitudine e la latitudine dell'88% delle residenze della popolazione del Friuli Venezia Giulia, con la storia lavorativa degli abitanti, rimandando a un momento successivo l'incrocio di questi dati con il registro dei tumori.

In pratica, non è stato fornito a tutt'oggi uno studio che incroci i dati salute/ambiente e che consenta quindi di individuare zone a maggiore o minore rischio inquinamento sul territorio regionale.

È stato annunciato che lo studio su Servola sarà presentato in aprile e che comunque dai primi dati non risulta vi sia nessun gruppo significativo per patologie tumorali nel rione di Servola. Ma nulla è stato detto riguardo ai picchi degli sforamenti degli inquinanti ambientali e alla loro corrispondenza con una maggiore incidenza di malattie degenerative, cardiache e respiratorie sia croniche che acute.

Ho ricordato - aggiunge Lupieri - come l'Organizzazione mondiale della sanità ha definito la salute un "diritto umano fondamentale" e "stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia". Quindi devono essere tenuti presenti i diversi fattori che incidono sulla salute dei cittadini, tra i quali la stessa percezione del rischio che influisce negativamente sullo stato di benessere psicofisico delle persone, comportando un effetto sulla salute potenzialmente sinergico con l'inquinamento.

Situazione questa che negli ultimi anni è estremamente peggiorata presso l'abitato di Servola e le segnalazioni dei cittadini sono in costante aumento, segno evidente di stress conseguente a un sempre maggiore stato di allarme.