M5S: Bianchi, i motivi del no alla mozione Aussa Corno
(ACON) Trieste, 9 lug - COM/AB - Il Gruppo del MoVimento 5
Stelle in Consiglio regionale ha votato contro la mozione sulle
ipotesi di rilancio economico del Consorzio industriale Aussa
Corno.
"La Regione non può continuare a salvare realtà che versano in
gravi situazioni economiche senza una seria programmazione a
lungo termine che, in questo caso, deve riguardare la Bassa
friulana - commenta il capogruppo M5S Elena Bianchi. Invece di
guardare al passato e ai molti errori commessi da chi ha voluto e
gestito il Consorzio, noi vogliamo guardare al futuro dell'Aussa
Corno. Un futuro che deve essere sostenibile da un punto di vista
economico e ambientale, oltre che attento alle potenzialità
turistiche di un'area fortemente inquinata e minacciata dal
rischio esondazioni".
"Recentemente la Regione ha già concesso un contributo al
Consorzio Ziac di circa 300.000 euro per portare a pareggio il
budget di previsione 2013, evitando così il commissariamento -
ricorda Elena Bianchi. La Ziac in questi anni si è indebitata per
circa 48 milioni di euro per l'acquisto di immobili e terreni e
con sempre maggiore difficoltà riesce a far fronte alle rate dei
mutui contratti per l'acquisizione degli stessi. Per questo
motivo, dopo l'approvazione del budget previsionale 2013 il 29
marzo scorso, il Consorzio è alla spasmodica ricerca di denaro
fresco per ricapitalizzare la propria impresa, da reperire tra le
pieghe del bilancio regionale".
"In realtà c'è da chiedersi come mai i CdA della Ziac, i cui
ultimi bilanci sono sempre stati in perdita, siano stati così
poco lungimiranti da non saper interpretare i segnali della crisi
economica che si stava affacciando già dal 2008, perseguendo al
contrario una scellerata politica di ulteriori acquisizioni -
aggiunge Elena Bianchi. Superata l'emergenza del bilancio, la
nuova frontiera del Consorzio sembra andare, infatti, sempre
verso la stessa direzione: nuove opere da realizzare con denari
pubblici. Uno per tutti: il raddoppio asse viario e ferroviario
Aussa Corno con la SR 14, un'opera stimata in circa 30 milioni di
euro per la quale la Ziac, attraverso l'ottenimento del Patto
territoriale, sborserebbe 17,6 milioni di euro".
"Infine, la mozione approvata in Consiglio regionale indica come
inderogabile presupposto il controllo del Consorzio da parte
degli enti locali. I comuni attualmente sono ben 15, di cui 4
detengono complessivamente il 20% delle quote societarie. Questa
polverizzazione è totalmente in contrasto con quanto sbandierato
recentemente dall'assessore alla Funzione pubblica e Autonomie
locali Paolo Panontin e dal consigliere Vincenzo Martines -
conclude Elena Bianchi. Non è possibile da un lato manifestare la
volontà di superare le Province e aggregare i Comuni e dall'altro
mantenere in vita carrozzoni insostenibili che servono solamente
ad aumentare la burocrazia e i costi della politica".