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Pdl: Novelli, un piano di azione regionale per l'autismo

18.11.2013
11:34
(ACON) Trieste, 18 nov - COM/MPB - "Recepire in regione le linee guida sull'autismo, predisporre e realizzare un Piano d'azione per minori, adolescenti e adulti affetti dai disturbi dello spettro autistico, ma anche a favore delle loro famiglie. Un Piano che sia caratterizzato dall'integrazione delle politiche sanitarie, sociosanitarie e sociali con quelle dell'istruzione, della formazione professionale e del lavoro".

A chiederlo è il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli in un'interpellanza alla Giunta.

"Negli ultimi anni - rileva Novelli - stiamo assistendo a un drammatico aumento del numero di ragazzi affetti da autismo: da statistiche del 2003 elaborate dall'US Department of education emerge che l'autismo sta crescendo del 10-17% all'anno e, secondo il Center of disease control, nel novembre 2004 l'incidenza variava da 2 a 6 casi ogni 1.000. Oltretutto, il numero di bambini che mostra uno spettro autistico con comportamenti autistico-simili oscilla tra il 15 e il 20 per 10.000 soggetti.

"Si tratta di valori di circa dieci anni fa, ma oggi le maggiori conoscenze sulla sintomatologia inducono in molti casi a parlare di spettro autistico polimorfo: si stima che l'incidenza sia di 1 ogni 150 casi sulla popolazione infantile (dati ufficiali BUR Toscana del 2008) e, purtroppo, la tendenza è in continua crescita anche sul territorio regionale.

"La malattia - prosegue l'esponente del Pdl - non comporta solo un disagio personale, ma coinvolge anche il sistema familiare a cui il soggetto appartiene. Per questo è necessaria un'adeguata sensibilizzazione sul piano sociale, a cominciare dal contesto pre-scolastico e scolastico, anche per evitare che i soggetti affetti da autismo subiscano un'emarginazione sociale.

"Per far fronte a tutte queste esigenze, nel 2008 il ministero della salute ha istituito un tavolo di lavoro sulle problematiche dell'autismo e ha auspicato che ogni Regione si doti di un piano operativo per l'autismo per individuare standard diagnostici e di trattamento adeguati alle ormai consolidate conoscenze internazionali, ma anche per sostenere e mettere in rete i centri specialistici. In Friuli Venezia Giulia il tavolo per l'autismo è stato costituito nel 2009, ma si è riunito una sola volta nel 2011.

"Nell'ottobre 2011 - afferma ancora Novelli - l'Istituto superiore di sanità ha pubblicato anche le nuove linee guida sull'autismo, elaborate da un gruppo di esperti che, a oggi, non è ancora stato recepito dalla Regione, né è stata avviata l'implementazione di un osservatorio regionale sui numeri della sindrome e la dislocazione delle emergenze in virtù della diversa conformazione territoriale e dei servizi, per poter così calibrare l'intervento ottimizzando le risorse. Questo nonostante le associazioni di volontariato operanti nel settore si siano rivolte ripetutamente all'assessorato regionale alla sanità.

"Sarebbe quindi opportuno - conclude Novelli - che la Regione recepisse le linee guida sull'autismo, predisponesse un Piano d'azione e individuasse un progetto di convenzione con le associazioni di volontariato operanti nel settore per migliorare le prestazioni di cura per minori e adulti affetti dalla patologia".