Pdl: Novelli, un piano di azione regionale per l'autismo
(ACON) Trieste, 18 nov - COM/MPB - "Recepire in regione le
linee guida sull'autismo, predisporre e realizzare un Piano
d'azione per minori, adolescenti e adulti affetti dai disturbi
dello spettro autistico, ma anche a favore delle loro famiglie.
Un Piano che sia caratterizzato dall'integrazione delle politiche
sanitarie, sociosanitarie e sociali con quelle dell'istruzione,
della formazione professionale e del lavoro".
A chiederlo è il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli in
un'interpellanza alla Giunta.
"Negli ultimi anni - rileva Novelli - stiamo assistendo a un
drammatico aumento del numero di ragazzi affetti da autismo: da
statistiche del 2003 elaborate dall'US Department of education
emerge che l'autismo sta crescendo del 10-17% all'anno e, secondo
il Center of disease control, nel novembre 2004 l'incidenza
variava da 2 a 6 casi ogni 1.000. Oltretutto, il numero di
bambini che mostra uno spettro autistico con comportamenti
autistico-simili oscilla tra il 15 e il 20 per 10.000 soggetti.
"Si tratta di valori di circa dieci anni fa, ma oggi le maggiori
conoscenze sulla sintomatologia inducono in molti casi a parlare
di spettro autistico polimorfo: si stima che l'incidenza sia di 1
ogni 150 casi sulla popolazione infantile (dati ufficiali BUR
Toscana del 2008) e, purtroppo, la tendenza è in continua
crescita anche sul territorio regionale.
"La malattia - prosegue l'esponente del Pdl - non comporta solo
un disagio personale, ma coinvolge anche il sistema familiare a
cui il soggetto appartiene. Per questo è necessaria un'adeguata
sensibilizzazione sul piano sociale, a cominciare dal contesto
pre-scolastico e scolastico, anche per evitare che i soggetti
affetti da autismo subiscano un'emarginazione sociale.
"Per far fronte a tutte queste esigenze, nel 2008 il ministero
della salute ha istituito un tavolo di lavoro sulle problematiche
dell'autismo e ha auspicato che ogni Regione si doti di un piano
operativo per l'autismo per individuare standard diagnostici e di
trattamento adeguati alle ormai consolidate conoscenze
internazionali, ma anche per sostenere e mettere in rete i centri
specialistici. In Friuli Venezia Giulia il tavolo per l'autismo è
stato costituito nel 2009, ma si è riunito una sola volta nel
2011.
"Nell'ottobre 2011 - afferma ancora Novelli - l'Istituto
superiore di sanità ha pubblicato anche le nuove linee guida
sull'autismo, elaborate da un gruppo di esperti che, a oggi, non
è ancora stato recepito dalla Regione, né è stata avviata
l'implementazione di un osservatorio regionale sui numeri della
sindrome e la dislocazione delle emergenze in virtù della diversa
conformazione territoriale e dei servizi, per poter così
calibrare l'intervento ottimizzando le risorse. Questo nonostante
le associazioni di volontariato operanti nel settore si siano
rivolte ripetutamente all'assessorato regionale alla sanità.
"Sarebbe quindi opportuno - conclude Novelli - che la Regione
recepisse le linee guida sull'autismo, predisponesse un Piano
d'azione e individuasse un progetto di convenzione con le
associazioni di volontariato operanti nel settore per migliorare
le prestazioni di cura per minori e adulti affetti dalla
patologia".