M5S:Mediocredito e Banca d'Italia negano diritto di accesso agli atti
(ACON) Trieste, 29 nov - COM/MPB - "Mediocredito e Banca
d'Italia negano ai consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle
il diritto di accesso agli atti di enti e organismi di diritto
pubblico partecipati dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Un
diritto previsto dalla Legge regionale 17 del 2007 che all'art. 9
prevede testualmente: 'Ai fini dell'espletamento del suo mandato,
il consigliere ha diritto di accedere agli atti degli uffici
della Regione, degli enti e degli organismi di diritto pubblico
dipendenti dalla Regione e di ottenere la documentazione e le
informazioni in loro possesso' ".
La denuncia è delle consigliere regionali M5S Ilaria Dal Zovo ed
Eleonora Frattolin che nelle ultime settimane hanno avanzato ai
due istituti la richiesta di prendere visione di una serie di
documenti.
"Recentemente abbiamo chiesto alla Banca d'Italia copia del
verbale dell'ispezione condotta dalla stesso istituto su
Mediocredito nel 2010. Un'ispezione molto simile a quella
scattata ieri e da noi auspicata pubblicamente già a fine ottobre
- spiega Eleonora Frattolin -. Purtroppo la Banca d'Italia ha
opposto un veto. L'ispettore capo Carmelo Lattuca ci ha scritto
che la richiesta 'non contiene gli elementi atti a comprovare un
interesse diretto, e attuale, connesso all'oggetto dell'istanza
di accesso, come previsto dagli art. 4 e 5 del Regolamento della
Banca d'Italia'. Inoltre - aggiunge Frattolin - secondo i vertici
dell'istituto si tratta di documentazione coperta da segreto
d'ufficio".
Richiesta diversa ma analogo esito per quanto riguarda
Mediocredito. "L'obiettivo era quello di ottenere copia delle
delibere e delle determinazioni emesse negli anni 2011 e 2012 in
merito ad incarichi di consulenza e servizi professionali -
racconta Ilaria Dal Zovo -. Pensavamo che le norme sulla
trasparenza valessero anche per le partecipate della Regione ma i
vertici di Mediocredito non sono dello stesso avviso. Il
direttore generale Narciso Gaspardo ha risposto infatti che
l'accesso da parte dei consiglieri regionali è sì previsto dalla
Legge regionale 17 del 2007, ma 'va esercitato nell'osservanza
delle modalità di esercizio disciplinate dal Regolamento del
Consiglio (comma 5 del medesimo art. 9), normativa che nulla in
tal senso ancora dispone'. In sostanza - sottolinea Dal Zovo -,
dato che non c'è il regolamento, il diritto tutelato dalla
normativa non può essere esercitato".
"L'inutile muro di gomma innalzato dalla Banca d'Italia e da
Mediocredito ci fa capire che il MoVimento 5 Stelle è sulla
strada giusta - sostengono Frattolin e Dal Zovo -, quella della
massima trasparenza e del rispetto dei cittadini del Friuli
Venezia Giulia troppo spesso calpestato da chi riveste ruoli di
potere in questa regione. Per questo continueremo, a tutti i
livelli, nella nostra attività di controllo".
"Proprio un mese fa su Mediocredito avevamo chiesto alla giunta
Serracchiani un segnale di discontinuità con il passato e una
nuova ispezione da parte di Banca d'Italia. Oggi possiamo dire
con soddisfazione - conclude la capogruppo del MoVimento 5 Stelle
Elena Bianchi - che almeno l'ispezione è stata fatta".