Pdl: Ziberna, non sopprimere fermate stazioni Mossa e Capriva
(ACON) Trieste, 29 nov - COM/MPB - "Scongiurare la soppressione
delle fermate alle stazioni ferroviarie di Mossa e Capriva del
Friuli. Un grave disservizio che andrà a colpire soprattutto
studenti e lavoratori pendolari che non possono, così, usufruire
di nessun altro mezzo di trasporto pubblico locale, visto che i
costi sono assai più elevati e gli orari non difficilmente
conciliabili".
A sollevare il problema è il vicepresidente del Gruppo Pdl in
Consiglio Regionale Rodolfo Ziberna in un'interrogazione alla
Giunta. Ziberna ha inviato anche una lettera urgente sul tema
all'amministratore delegato di Trenitalia Mauro Moretti.
"Con il nuovo orario invernale di Trenitalia in vigore dal
prossimo 14 dicembre - rileva Ziberna - le fermate dei treni
regionali locali a Mossa ed a Capriva del Friuli sono state
cancellate e, pertanto, i cittadini dei due paesi dovranno
giocoforza rivolgersi alle stazioni di Cormons o di Gorizia.
"Un disservizio di non poco conto, visto che fino a oggi le due
stazioni avevano cinque fermate giornaliere sulla tratta
Udine-Trieste, ed altrettante nella tratta inversa, che
garantivano sia nelle ore mattutine che in quelle serali la
possibilità di raggiungere comodamente le due città. Un tanto,
quindi, garantiva anche a chi non possiede l'automobile di
potersi spostare comunque nelle ore di maggior affluenza e molto
spesso per motivi di lavoro. Altre fermate erano, inoltre,
garantite con un servizio di autobus sostitutivo che, però, oltre
ad essere proposto ad un prezzo più elevato, è notevolmente più
scomodo.
"Una decisione grave - prosegue l'esponente del Pdl - anche
perché entrambe le stazioni non possono essere considerate un
costo per Trenitalia S.p.a., in quanto non vi è personale, non ci
sono biglietterie, locali per ripararsi e nemmeno servizi
igienici: le fermate sono limitate allo strettissimo tempo
necessario a far salire e scendere i viaggiatori.
"Oltretutto, recentemente la stazione di Mossa è stata anche
adeguata dal punto di vista strutturale alle normative vigenti
con il pieno rifacimento delle banchine e la loro messa in
sicurezza. La stessa stazione, ben tenuta dal punto di vista
architettonico, può essere considerata come un piccolo gioiello,
proprio grazie alla manutenzione costante cui è stata sottoposta
nel periodo in cui c'era ancora il personale in servizio, tanto
che si è anche proceduto a rendere più funzionale e gradevole
l'accesso diretto dalla strada.
"E' necessario che la Regione intervenga urgentemente per far
scongiurare la soppressione delle due stazioni isontine.
Soppressione che - conclude Ziberna - creerebbe gravi danni
economici agli utenti e che va a contrastare pesantemente sia con
l'attuale politica dei trasporti del FVG, sia con le reiterate
affermazione dei vertici di FS S.p.a. in merito alla rinnovata
centralità di questa Regione nelle direttrici ferroviarie più
importanti".