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CR: finanziaria 2014, i relatori di maggioranza (2)

10.12.2013
11:35
(ACON) Trieste, 10 dic - AB - Renzo Liva (PD), uno dei tre relatori di maggioranza, ha affermato che la finanziaria 2014 viene condizionata da due fattori: i 440 milioni di minor capacità di spesa e la sentenza della Corte costituzionale del 2012 che non permette più di iscrivere a bilancio l'avanzo presunto (che oscilla tra i 250 e i 300 milioni), utilizzabile solo dopo il giudizio di parificazione della Corte dei conti.

Sommando queste novità, la manovra di bilancio, che normalmente si chiudeva a dicembre, diventa una manovra in progresso, che si dispiegherà da qui all'estate, fino alle variazioni di bilancio, che diventano quindi una vera e propria fase-2.

La finanziaria rinvia quindi all'assestamento la partita degli investimenti, mentre ora copre la parte corrente delle spese. Per questi motivi sono state assunte scelte in taluni casi dolorose, per dare priorità alla fruizione di servizi pubblici piuttosto che a politiche individuali di contributo. Nessuna battaglia ideologica, quindi, ma priorità ai servizi. Se ci saranno nuove risorse, nessuna preclusione a intervenire anche con il sostegno al reddito individuale.

Pietro Paviotti (Citt), secondo relatore di maggioranza, ha richiamato i nuovi e diversi vincoli che hanno condizionato la finanziaria, vincoli così pesanti da aver sostanzialmente determinato la maggioranza di governo a indirizzare la manovra verso la copertura della spesa corrente, rinviando a un successivo momento la decisione di nuove spese d'investimento, pur permanendo a bilancio le risorse per gli investimenti già deliberati negli esercizi passati.

Dopo aver ragionato su entrate, spese, patto di stabilità, Paviotti ha fatto un'analisi dei diversi settori per macroaree, economie e lavoro, sanità e sociale, ambiente e territorio, cultura e sport, autonomie locali, mobilità e trasporti, e ha concluso confermando il giudizio positivo del suo Gruppo, già espresso in Commissione, sull'approccio di carattere politico che è stato dato a una legge finanziaria, forse la più difficile da che è iniziata la crisi economica, considerata la massa di vincoli sia di entrata che di spesa.

Anche Alessio Gratton (SEL), terzo relatore di maggioranza, ha invitato a valutare la finanziaria come suddivisa in due tempi e, di conseguenza, a considerare il contesto di sensibile difficoltà economica all'interno del quale vengono effettuate le scelte metodologiche: non più tagli lineari, ma affrontare ponderando capitolo per capitolo, posta per posta, le questioni più importanti per il futuro della regione. Con scelte politiche ben precise che si raccordano alle linee guida delle riforme già approvate e a quelle che si andrà a fare.

Dopo un periodo in cui la sicurezza economica era di casa - ha aggiunto Gratton - ora ci troviamo pericolosamente in bilico, ma non per questo siamo impauriti e quindi andiamo alla ricerca di nuove vie cercando di mantenere in vita ciò che ancora abbiamo del nostro tessuto produttivo più tradizionale.

Le scelte che vengono fatte in questa finanziaria tengono presente questo contesto e vanno lette e inquadrate dentro di esso. La riduzione del volume del bilancio costringe a ritoccare verso il basso tutte le macroaree, concentrando i maggiori sforzi e gli investimenti sulla cultura, le infrastrutture e la mobilità, considerati come volani economici.

(foto, immagini tv)

(segue)