News


LN: Zilli, Gemona non diventi il capro espiatorio della sanità

17.01.2014
17:19
(ACON) Trieste, 17 gen - COM/MPB - "Riformare la sanità è un esercizio delicato e complesso, che richiede l'utilizzo di strumenti di precisione. Non è pensabile tagliare con il machete, sacrificando gli ospedali minori per salvaguardare i nosocomi dei grandi centri o i doppioni. Saremo responsabili e ragionevoli, ma non permetteremo che l'ospedale di Gemona diventi il capro espiratorio della riforma sanitaria del Friuli Venezia Giulia. Più in generale, porremo il problema della sperequazione di risorse che, storicamente, affligge la sanità dell'Alto Friuli: per anni, qui facevamo sacrifici mentre altri poli venivano innaffiati di soldi pubblici".

Così Barbara Zilli, consigliere regionale della Lega Nord, esprime la propria posizione sulla riforma sanitaria e sul riassetto degli ospedali.

Zilli nei giorni scorsi ha incontrato i vertici dell'azienda sanitaria numero 3, guidati dal direttore generale Beppino Colle.

Dal colloquio è emerso un quadro "che certifica la gestione virtuosa dell'azienda dell'Alto Friuli, e la strategicità dell'ospedale di Gemona. Siamo molto attenti alle richieste del gruppo Cicogna, del neo costituito comitato San Michele e, più in generale, di tutti cittadini del gemonese, e mi aspetto che la Regione allacci i fili del dialogo con i territori prima di procedere".

Ancora Zilli: "I conti dell'azienda sono in attivo, e Gemona assicura servizi fondamentali per il territorio. La crisi impone una dieta severa a tutti, ma non ha senso che i virtuosi paghino un prezzo eccessivo e sconsiderato.

"La sanità - conclude la consigliera leghista - è come una rete che avvolge e protegge la cittadinanza. Se la Regione colpisce Gemona, scioglie un nodo e rompe l'intera struttura. Ogni intervento deve essere misurato e compatibile con la tutela della salute, dei posti di lavoro e delle esigenze del territorio".