Pdl: Ziberna, dal primo febbraio un'ambulanza in meno a Gorizia
(ACON) Trieste, 22 gen - COM/ET - "Scongiurare la soppressione
di un'ambulanza h12 al Pronto soccorso di Gorizia che dovrebbe
entrare a regime dal primo febbraio, rimodulando i tagli all'ASS2
Isontina, conseguenti ai tagli operati dalla Regione, per evitare
non solo gravissimi disagi, ma anche situazioni di pericolo per i
cittadini".
A chiederlo è il consigliere regionale di centrodestra Rodolfo
Ziberna in un'interpellanza alla Giunta.
"Attualmente - rileva Ziberna - l'organizzazione del 118
nell'ASS2 è composto da una centrale operativa con sede a Gorizia
che coordina il territorio del capoluogo isontino, di Monfalcone,
di Grado e di Cormons. Sul territorio sono presenti in tutto 7
ambulanze, di cui 4 operanti 24 su 24 e 3 per 12 ore nella
giornata. Naturalmente dalle 20 alle 8.00 tutte le ambulanze che
lavorano 12 ore vengono soppresse e in loro sostituzione esiste
un'ambulanza reperibile con personale aziendale.
"A seguito del taglio di circa 13 milioni di euro imposti dalla
Giunta regionale all'ASS2, dal primo febbraio verrà soppressa
l'ambulanza da 12 ore convenzionata con la Croce Verde Goriziana,
dedicata ai trasporti urgenti tra gli ospedali dislocati sul
territorio. Una scelta che comporterà gravi disagi per l'utenza,
che vedrà aumentare i tempi di attesa anche per i codici giallo e
rosso. Non si può, inoltre, non considerare che la ventilata
soppressione dell'area materno-infantile potrebbe portare a un
aumento del numero di trasferimenti, che attualmente sono in
corso i trasporti di sangue tra Monfalcone e Gorizia e che i
pazienti con patologie gravi vengono trasferiti direttamente a
Udine o a Trieste facendo mancare 2 mezzi per l'intervento
(ambulanza e auto medica) anche per 2-3 ore.
"Oltretutto, nel solo ospedale di Gorizia e per l'area di
emergenza - prosegue il consigliere - si prevede l'apertura di 15
posti letto di osservazione al Pronto soccorso per sopperire al
taglio in altri reparti, si taglierà su 2 guardie mediche attive
notturne aziendali e si è ipotizzato il recupero di un autista e
un infermiere".
Ziberna si chiede se questi recuperi saranno la conseguenza della
soppressione dell'unica ambulanza aziendale rimasta a Gorizia.
"Con il taglio dell'ambulanza h12 dal primo febbraio, il numero
delle ambulanze operative sul territorio di Gorizia scenderebbe a
6, di cui solo 2 h12. Mezzi questi ultimi che quotidianamente
fanno in media 6 trasferimenti al giorno ciascuno della durata
dai 90 ai 120 minuti. Se si volesse effettuare un semplice conto
aritmetico risulterebbe che, a oggi, se vengono effettuati 23.041
interventi di emergenza in 365 giorni, otterremmo 63 interventi
al giorno. Conseguentemente le 4 ambulanze che coprono il
territorio sulle 24h effettuano 11,5 interventi a testa e le 3
ambulanze h12 fanno 5,5 interventi a testa. Considerando, ad
esempio, che in una giornata tipo con 22,5 interventi a Gorizia
la grande maggioranza, 19, vengono svolti dalle 8.00 alle 20.00 e
solo 4 nella fascia notturna, appare evidente che tagliare
un'ambulanza diurna comporterebbe disagi gravissimi.
"Ma proviamo - afferma ancora Ziberna - a fare un esempio più
concreto non con casi limite o situazioni improbabili, ma che si
verificano con una certa frequenza: con il taglio rimarrebbero a
disposizione solo 2 ambulanze (A-B) e un auto medica (C). Poniamo
che l'ambulanza A assieme all'auto medica C siano impegnate in un
codice rosso (condizione di emergenza) in una qualsiasi zona
centrale di Gorizia, o anche periferica. Nel frattempo
all'ospedale arriva un altro codice rosso che ha bisogno di
essere trasferito a Udine con l'ambulanza B e una chiamata al 118
con cui si allerta per qualcuno svenuto per strada. A quel punto
a Gorizia non ci sarebbero più mezzi liberi, in quanto due (A e
C) sono impegnati nel primo codice rosso e uno (B) è appena
partito per Udine. Gli unici mezzi per soccorrere eventualmente
la terza persona possono arrivare solo da Monfalcone o, più
verosimilmente, da Cormons, nella speranza che non siano già
impegnati in un altro intervento.
"Come si può facilmente notare - conclude Ziberna - il taglio di
un'ambulanza a Gorizia non può essere attuato senza creare gravi
disagi e pericoli per i cittadini. Non è pensabile che la Giunta
regionale continui su questa linea dei tagli indiscriminati che
vanno a colpire anche le emergenze, ossia il primo anello della
catena che, per definizione, non può essere programmabile e
prevedibile".