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III Comm: illustrata pdl su gioco d'azzardo patologico (GAP)

22.01.2014
17:47
(ACON) Trieste, 22 gen - MPB - Illustrata in III Commissione del Consiglio regionale - presidente Franco Rotelli (PD) - la proposta di legge di iniziativa della consigliera Silvana Cremaschi (PD) e di altri consiglieri del Partito Democratico e del Gruppo Cittadini, contenente disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto sia della dipendenza da gioco d'azzardo patologico (GAP), sia delle problematiche e patologie a esso correlate.

Un testo in 12 articoli con il quale si vuole affrontare un tipo di dipendenza che negli ultimi anni ha visto una crescita esponenziale e che si manifesta con episodi inizialmente sporadici ma che sfociano in un vero e proprio disturbo che mette a rischio vita sociale, familiare, professionale e materiale.

Il provvedimento, presentato lo scorso 16 gennaio, arriva in Commissione dopo che il Consiglio regionale ha recentemente votato una mozione di adesione alla Campagna dei sindaci per il contrasto al gioco d'azzardo patologico, considerandola una forma di tutela per le persone fragili, e ha impegnato la Regione a chiedere a Governo e Parlamento una normativa univoca sul contrasto al gioco d'azzardo che ampli i poteri di intervento dei Comuni sui luoghi di presenza delle slot machine, concedendo ai sindaci la possibilità di prevedere forme premianti per disincentivare il proliferare delle apparecchiature. I dati dicono che il gioco d'azzardo appare forse l'unico settore che non conosce contrazione né crisi, anzi: con 100 miliardi di fatturato (4% del PIL nazionale), è di fatto la terza industria italiana. Sono 8 i miliardi di tasse corrispondenti, e i raffronti lo indicano pari al 12% della spesa delle famiglie italiane, al 15% del mercato europeo del gioco d'azzardo, del 4,4% del mercato mondiale; 400.000 le slot-machine e 6.181 i locali e agenzie autorizzati; 15 milioni i giocatori abituali, 3 milioni a rischio patologico, circa 800.000 i giocatori già patologici. Il gioco d'azzardo patologico sottrae ore al lavoro, alla vita affettiva, al tempo libero e produce sofferenza psicologica, di relazione, educativa, materiale, di aspettativa di futuro. Tanti i problemi correlati: depressione, ansia, disturbo del controllo degli impulsi, abuso di alcol, tabagismo, abuso di droghe. Spesso intorno ai luoghi del gioco d'azzardo si organizzano inoltre microcriminalità (furti, scippi, usura) e criminalità organizzata.

Per curare i dipendenti da GAP occorrono 5-6 miliardi l'anno, ma fortemente coinvolti sono anche i familiari del giocatore patologico, che si ritrovano spesso loro malgrado a vivere gravi problematiche relazionali con il congiunto che soffre di dipendenza patologica e che possono trovarsi ad affrontare dissesti finanziari e impoverimento.

Quanto ai contenuti dell'articolato: fissate le finalità(art.1), precisata la terminologia (art.2), individuati i destinatari degli interventi previsti dalla legge (art.3), vengono indicati i soggetti istituzionali e non istituzionali che concorrono alla realizzazione delle finalità previste (art.4) e gli ambiti di intervento della Regione (art.5): si punta alla progettazione sociosanitaria, al monitoraggio dei fenomeni di dipendenza attraverso l'Osservatorio regionale sulle dipendenze, alla collaborazione con gli organi competenti dello Stato e le Forze di Polizia nel contrasto al gioco illegale, a interventi di sensibilizzazione, informazione, formazione rivolti alla popolazione, al personale sociale e sociosanitario, agli esercenti di servizi pubblici e alla polizia locale. Le azioni relative alla prevenzione e alla cura prevedono la facilitazione all'accesso ai trattamenti sanitari, la promozione e il sostegno a organizzazioni del privato sociale e ad associazioni di auto- aiuto, ma l'obiettivo è anche premiare sul piano fiscale gli esercenti "no slot" e adottare codici di autoregolamentazione per la riduzione degli spazi pubblicitari relativi al gioco d'azzardo.

Con altri articoli si regolamenta l'installazione di apparecchi per il gioco d'azzardo lecito, si riconoscono le competenze dei Comuni nell'individuare luoghi considerati sensibili e nel promuovere reti di collaborazioni con altri enti o associazioni, e quelle delle Aziende per i servizi sanitari per quanto riguarda prevenzione, diagnosi e trattamento della sindrome da GAP, ma anche nel sostegno ai familiari, e nel monitoraggio del fenomeno. Si prevede l'istituzione (senza oneri aggiuntivi per la Regione) dell'Osservatorio regionale sul GAP, con compiti di studio e monitoraggio del fenomeno per individuare buone prassi e protocolli diagnostico terapeutici e per organizzare campagne di informazione e sensibilizzazione.

Previste sia sanzioni amministrative in caso di violazione della legge e destinazione dei proventi a iniziative di prevenzione e trattamento terapeutico sia le clausole valutative sull'efficacia della norma.

In merito ai contenuti della proposta la III Commissione ha già fissato per venerdì 24 gennaio, a partire dalle ore 11.30, una serie di audizioni con la direzione regionale della salute, i dipartimenti dipendenze delle Aziende sanitarie, Federsanità- ANCI, CIF-Centro Italiano Femminile, Caritas, Federconsumatori regonale, Confcommercio, Confesercenti, Cooperativa 2001, Associazione Assodigiada, Associazione Hyperion e Associazione Assostegno.

Lunedì 27, dalle ore 14.30, la Commissione sarà quindi impegnata nell'esame del testo che sarà portato all'approvazione dell'Aula nella seduta programmata per l'1 febbraio.

(immagini tv)