III Comm: illustrata pdl su gioco d'azzardo patologico (GAP)
(ACON) Trieste, 22 gen - MPB - Illustrata in III Commissione
del Consiglio regionale - presidente Franco Rotelli (PD) - la
proposta di legge di iniziativa della consigliera Silvana
Cremaschi (PD) e di altri consiglieri del Partito Democratico e
del Gruppo Cittadini, contenente disposizioni per la prevenzione,
il trattamento e il contrasto sia della dipendenza da gioco
d'azzardo patologico (GAP), sia delle problematiche e patologie a
esso correlate.
Un testo in 12 articoli con il quale si vuole affrontare un tipo
di dipendenza che negli ultimi anni ha visto una crescita
esponenziale e che si manifesta con episodi inizialmente
sporadici ma che sfociano in un vero e proprio disturbo che mette
a rischio vita sociale, familiare, professionale e materiale.
Il provvedimento, presentato lo scorso 16 gennaio, arriva in
Commissione dopo che il Consiglio regionale ha recentemente
votato una mozione di adesione alla Campagna dei sindaci per il
contrasto al gioco d'azzardo patologico, considerandola una forma
di tutela per le persone fragili, e ha impegnato la Regione a
chiedere a Governo e Parlamento una normativa univoca sul
contrasto al gioco d'azzardo che ampli i poteri di intervento dei
Comuni sui luoghi di presenza delle slot machine, concedendo ai
sindaci la possibilità di prevedere forme premianti per
disincentivare il proliferare delle apparecchiature.
I dati dicono che il gioco d'azzardo appare forse l'unico settore
che non conosce contrazione né crisi, anzi: con 100 miliardi di
fatturato (4% del PIL nazionale), è di fatto la terza industria
italiana. Sono 8 i miliardi di tasse corrispondenti, e i
raffronti lo indicano pari al 12% della spesa delle famiglie
italiane, al 15% del mercato europeo del gioco d'azzardo, del
4,4% del mercato mondiale; 400.000 le slot-machine e 6.181 i
locali e agenzie autorizzati; 15 milioni i giocatori abituali, 3
milioni a rischio patologico, circa 800.000 i giocatori già
patologici. Il gioco d'azzardo patologico sottrae ore al lavoro,
alla vita affettiva, al tempo libero e produce sofferenza
psicologica, di relazione, educativa, materiale, di aspettativa
di futuro. Tanti i problemi correlati: depressione, ansia,
disturbo del controllo degli impulsi, abuso di alcol, tabagismo,
abuso di droghe. Spesso intorno ai luoghi del gioco d'azzardo si
organizzano inoltre microcriminalità (furti, scippi, usura) e
criminalità organizzata.
Per curare i dipendenti da GAP occorrono 5-6 miliardi l'anno, ma
fortemente coinvolti sono anche i familiari del giocatore
patologico, che si ritrovano spesso loro malgrado a vivere gravi
problematiche relazionali con il congiunto che soffre di
dipendenza patologica e che possono trovarsi ad affrontare
dissesti finanziari e impoverimento.
Quanto ai contenuti dell'articolato: fissate le finalità(art.1),
precisata la terminologia (art.2), individuati i destinatari
degli interventi previsti dalla legge (art.3), vengono indicati i
soggetti istituzionali e non istituzionali che concorrono alla
realizzazione delle finalità previste (art.4) e gli ambiti di
intervento della Regione (art.5): si punta alla progettazione
sociosanitaria, al monitoraggio dei fenomeni di dipendenza
attraverso l'Osservatorio regionale sulle dipendenze, alla
collaborazione con gli organi competenti dello Stato e le Forze
di Polizia nel contrasto al gioco illegale, a interventi di
sensibilizzazione, informazione, formazione rivolti alla
popolazione, al personale sociale e sociosanitario, agli
esercenti di servizi pubblici e alla polizia locale. Le azioni
relative alla prevenzione e alla cura prevedono la facilitazione
all'accesso ai trattamenti sanitari, la promozione e il sostegno
a organizzazioni del privato sociale e ad associazioni di auto-
aiuto, ma l'obiettivo è anche premiare sul piano fiscale gli
esercenti "no slot" e adottare codici di autoregolamentazione per
la riduzione degli spazi pubblicitari relativi al gioco d'azzardo.
Con altri articoli si regolamenta l'installazione di apparecchi
per il gioco d'azzardo lecito, si riconoscono le competenze dei
Comuni nell'individuare luoghi considerati sensibili e nel
promuovere reti di collaborazioni con altri enti o associazioni,
e quelle delle Aziende per i servizi sanitari per quanto riguarda
prevenzione, diagnosi e trattamento della sindrome da GAP, ma
anche nel sostegno ai familiari, e nel monitoraggio del fenomeno.
Si prevede l'istituzione (senza oneri aggiuntivi per la Regione)
dell'Osservatorio regionale sul GAP, con compiti di studio e
monitoraggio del fenomeno per individuare buone prassi e
protocolli diagnostico terapeutici e per organizzare campagne di
informazione e sensibilizzazione.
Previste sia sanzioni amministrative in caso di violazione della
legge e destinazione dei proventi a iniziative di prevenzione e
trattamento terapeutico sia le clausole valutative sull'efficacia
della norma.
In merito ai contenuti della proposta la III Commissione ha già
fissato per venerdì 24 gennaio, a partire dalle ore 11.30, una
serie di audizioni con la direzione regionale della salute, i
dipartimenti dipendenze delle Aziende sanitarie, Federsanità-
ANCI, CIF-Centro Italiano Femminile, Caritas, Federconsumatori
regonale, Confcommercio, Confesercenti, Cooperativa 2001,
Associazione Assodigiada, Associazione Hyperion e Associazione
Assostegno.
Lunedì 27, dalle ore 14.30, la Commissione sarà quindi impegnata
nell'esame del testo che sarà portato all'approvazione dell'Aula
nella seduta programmata per l'1 febbraio.
(immagini tv)